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Bottiglie, lattine, cartacce e tanta plastica. Ci sono rifiuti di ogni genere nella scogliera di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli. É la traccia dei numerosi frequentatori che, anche in questo periodo di restrizioni, non rinunciano a un momento di relax davanti allo specchio di mare che bagna l'ex quartiere industriale del capoluogo campano.
La “mano” dell'uomo diventa ancora più evidente se si guardano i rifiuti abbandonati tra gli scogli lungo tutta la banchina e sulla spiaggia a ridosso del depuratore dismesso. Una rete da letto, diverse cassoni in plastica, galleggianti e materiale in metallo arrugginito. E ancora: taniche, cassette, bidoni sono stipati sulla precaria passerella ai piedi del museo ferroviario solitamente utilizzata dai pescatori. É in quest'area della scogliera che insiste la maggior parte della spazzatura.
Un congelatore e diversi ingombranti sono stati abbandonati tra la sabbia proprio all'ingresso della passeggiata. Uno spettacolo orrendo che, però, passa inosservato ai tanti che arrivano qui per qualche ora di spensieratezza. Ci si gode il panorama del golfo di Napoli in attesa della “restituzione” dello specchio d'acqua che da anni è interdetto alla balneazione per l'inquinamento.
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Il Mattino