Cento autori, cento parole (per ciascuno), cento e più ricette: ecco «Napoli a tavola in cento parole», libro «in cui convergono tante passioni: la scrittura, Napoli, la...
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Il volume sarà presentato in anteprima nazionale giovedì alle 17.30 nella Sala Villani dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sede del primo Master del Mezzogiorno specificatamente dedicato alla Comunicazione multimediale dell’enogastronomia organizzato in partnership con il Gambero Rosso. All’incontro, introdotto dal Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, e coordinato dal capocronista del Mattino Marilicia Salvia, prenderanno parte, insieme con gli autori, Mirella Armiero, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Antonio Corbo della Repubblica, Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Quirino Picone, coordinatore didattico del Master in Comunicazione multimediale dell’enogastronomia, e Helga Sanità, ricercatore del MedEatResearch, il Centro di Ricerche sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa. «Gastronomia è cultura. Mangiare, infatti, è un fenomeno naturale. Ma preparare leccornie e pranzi di Trimalcione è altro: è arte, cultura, etica ed estetica, perfino religione.
Non a caso, attraverso la gastronomia, possiamo analizzare l’economia di un luogo e capirne la struttura sociale», scrive il sindaco Luigi de Magistris nella prefazione al libro. Una testimonianza del suo valore anche come racconto della città. La struttura letteraria è la stessa di «Napoli in cento parole»: scrittori, attori, musicisti, giornalisti, intellettuali, poeti, napoletani di nascita o per scelta, che si cimentano in un racconto brevissimo sulla città. Stavolta concentrandosi sull’enogastronomia.
Una formula che rende anche questo volume snello e veloce, ma nel contempo di grande interesse perché raccogliendo cento racconti diversi riesce ad analizzare da tante angolazioni la «Napoli a tavola»: dalla storia all’antropologia, dal teatro alla sociologia, dall’arte al giornalismo.
Il Mattino