Tavolini, un'altra proroga: ma a Napoli i gestori si dividono

Il provvedimento spacca la categoria: «Emergenza finita: ora basta con il caos»

Tavolino selvaggio nel cuore di Napoli
Le associazioni napoletane si dividono sui tavolini. Roma prolunga fino al 2025 le agevolazioni Covid per l’occupazione di suolo pubblico. Dal senato è infatti...

Continua a leggere con la nostra promo elezioni:

X
Scade il 10/06
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Le associazioni napoletane si dividono sui tavolini. Roma prolunga fino al 2025 le agevolazioni Covid per l’occupazione di suolo pubblico. Dal senato è infatti arrivato ieri il voto favorevole sull’emendamento al ddl Concorrenza che prevede la proroga del regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto fino al 31 dicembre 2024. Da Aicast, si parla del salvataggio di «circa 7mila posti di lavoro in città». Confcommercio Napoli, invece, si pronuncia a favore delle «linee guida di cui si era parlato nei mesi scorsi». Confesercenti Campania plaude all’emendamento che «non ostacola le imprese in difficoltà». L’assessore comunale alle Attività Produttive, Teresa Armato, promette «equilibrio tra vivibilità e uso del suolo pubblico». Soddisfazione espressa anche dai mercatali per i due emendamenti che «blindano le concessioni al 2032», scrivono dall’Associazione Nazionale Ambulanti. 



L’emendamento è stato presentato tra gli altri dai senatori Nastri e De Priamo di Fratelli d’Italia. Una decisione, questa della proroga alle occupazioni, che arriva dalla maggioranza: «Prendiamo atto della decisione nazionale - commenta la Armato - Sia con la delibera di luglio, che annulla la decisione dell’ex amministrazione di Palazzo San Giacomo che stabiliva la possibilità di occupare suolo pubblico senza approvazione del Comune. Ogni nuova occupazione di suolo pubblico avverrà solo nel rispetto delle autorizzazioni rilasciate dal Comune dopo un’attenta valutazione. Cercheremo sempre di contemperare la vivibilità della città con un uso del suolo pubblico che possa agevolare il più possibile tutti gli attori sociali». Sì al commercio, dunque, ma no ai tavolini selvaggi. La posizione di Aicast, espressa dal presidente nazionale Antonino Della Notte, pone l’accento sui livelli di occupazione: «Accogliamo con grande soddisfazione la proroga passata al Senato su proposta di Fratelli d’Italia per l’estensione delle agevolazioni da Covid per l’occupazione di suolo. È un provvedimento che tutela l’indotto e consente di preservare tanti posti di lavoro, intorno a 7mila solo in città. Non dimentichiamo che le proroghe per ampliamenti da Covid sono a pagamento già da aprile 2022. C’è dunque un introito di diversi milioni per i Comuni. Gli spazi all’aperto sono ormai fondamentali anche nell’ottica del turismo: perciò auspichiamo nuove regole in una città dal clima mite come Napoli. Va tutelato il turismo senza togliere diritti ai cittadini».

«Continuare a concedere l’occupazione di suolo alle attività commerciali ci trova d’accordo - argomenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale della stessa associazione - Il governo ha scelto di andare incontro alle imprese fino a dicembre 2024. A partire dal 2025, si penserà poi ad altri discorsi e altre normative. Credo che la possibilità di occupare gli spazi esterni sia giusta in particolare per Napoli, una capitale del turismo. Anche se l’occupazione selvaggia reca fastidio ai residenti. L’economia però, è altrettanto importante, e se le tasse e le spese aumentano è giusto che non si ostacolino le imprese».

Diversa la posizione di Confcommercio: «Credo sia opportuno approvare al più presto il nuovo regolamento per i dehors - dice Massimo Di Porzio, presidente di Confcommercio Napoli - Come Confcommercio abbiamo collaborato a redigere queste nuove linee guida che porteranno molti benefici alla qualità della vita all’aperto. Le concessioni in deroga erano giustificate in un periodo di limitazioni dello spazio interno dei locali, adesso che sono venute meno tali limitazioni, si dovrebbe tornare ad un regime ordinato. Vanno rispettate le linee guida sia per gli spazi occupabili, sia per l’estetica delle occupazioni. Noi saremmo anche favorevoli al ripristino dei parametri previsti dal regolamento di igiene del 2001, con una corrispondenza tra area destinata alla produzione e posti a sedere concessi». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino