Dopo la benedizione di tutta la categoria dei tassisti al patto siglato tra il sindaco de Magistris e il consigliere comunale ex Lettieri, Ciro Langella, passato con il gruppo...
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Partendo dall’aumento della tariffe è lo stesso Langella a chiarire: «Vanno adeguante. A Napoli dal 2007 non sono mai state ritoccate. Ma sul tavolo ci sono moltissime altre questioni non parliamo solo delle tariffe». Dettagli preferisce non darne, ma è bastato chiamare qualche tassista e qualche funzionario del Comune per capire di quali cifre si trattasse. I sindacati di categoria si presenteranno in Comune con una richiesta di aumento di circa il 30%, per arrivare al 25%-20%. Il classico gioco delle parti nelle trattative. In pratica una corsa media, che oggi costerebbe 10 euro, con il nuovo tariffario arriverebbe a 12 euro, o poco più. «Non vogliamo aumenti spropositati, vogliamo soltanto che ci siano degli adeguamenti. Non lo facciamo per gioco, ma per necessità. Il nostro obiettivo è spingere gli utenti a prendere i taxi, non ad allontanarli» sottolinea Salvatore Troise, responsabile regionale della Uritaxi, che incalza: «Qui abbiamo le tariffe Rc auto più care di tutti i nostri colleghi d’Italia e paghiamo in media il 70% in più degli altri. E comunque i taxi a Napoli sono anche i più economici». Cosa che in verità viene smentita dai numeri. A Napoli, il tassametro per una corsa feriale (dalle 7,00 alle 22) parte da 3,50 euro, a Milano da 3,30, a Roma da 3,00 euro. Così per i festivi: a Napoli (dalle 7,00 alle 22,00) parte da 6,00 euro, a Milano (dalle 6,00 alle 22,00) da 5 euro e 40 centesimi, a Roma (dalle 6,00 alle 22,00) da 4,50. La chiamata del radio taxi a Napoli costa 1,00, a Milano si utilizzano le app (in pochi quelli che prenotato attraverso il numero telefonico) e risulta gratuito, a Roma invece è un vero salasso: 3 euro e 50 centesimi.
Al di là degli aumenti o adeguamenti, che dir si voglia, sulle tariffe, il primo risultato dell’accordo tra de Magistris e Langella arriverà già martedì, quando verranno ritinteggiati di giallo alcuni posteggi eliminati mesi fa, che sono costati ai tassisti diversi verbali dei vigili urbani nell’ultimo periodo.
Il Mattino