«Salviamo il Teatrino di Perzechella», nel cuore di Napoli l'appello di Angelo e Pina alle istituzioni

«Salviamo il Teatrino di Perzechella», nel cuore di Napoli l'appello di Angelo e Pina alle istituzioni
Il Teatrino di Perzechella chiuderà l’8 aprile. A darne notizia sono Angelo Picone e Pina Andelora, che da anni portano avanti la battaglia per la cultura...

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Il Teatrino di Perzechella chiuderà l’8 aprile. A darne notizia sono Angelo Picone e Pina Andelora, che da anni portano avanti la battaglia per la cultura dell’arte di strada al centro storico di Napoli.

Ma qual è il motivo di questa chiusura? «Un contenzioso legale con la nuova proprietà che non vuole rinnovare il fitto dei locali di vico Pallonetto a Santa Chiara 4 - spiegano i due artisti - perché ha altre destinazioni d’uso sulle quali investire. Perciò ha dato il suo esito: “liberare i locali da cose e persone “per quella data».

Il rischio dunque, sempre più concreto, è che chiuderà uno spazio che è considerato punto di riferimento per gli amanti della “napoletanità”. Un luogo che ha visto recitare tanti artisti in un contesto di assoluta empatia con un pubblico esiguo (solo 50 posti) completamente immerso nella scena. Tra le tante formule molto apprezzata quella della “marenna spettacolo” al motto di “primm’a marenna e pò ‘o spettacolo”.

Ma chiude soprattutto un luogo tanto amato dai turisti di ogni parte del mondo che nella casa del “caffè e della tarantella” hanno assaporato la verace “napoletanità” degli appassionati e vulcanici gestori, ‘O Capitano e Perzechella. Chiude quel luogo dove quest’ultima ha conservato e trasmesso la sua “Arte del Cioccolato”, praticata in circa 25 anni di attività nello stesso vicolo con i “laboratori didattici” rivolti agli studenti di tutta la Campania. Il suo sogno era (e resta) quello di costruire una cooperativa sociale con loro, figli e figlie di quella Napoli del disagio, che «non hanno un futuro buono». Un sogno che sembrava potesse realizzarsi sull’onda di quell’esemplare gesto d’amore del “panaro solidale”, ideato un anno fa.

Non solo il Teatrino di Perzechella, ma anche il basso di Vico Pazzariello, altro luogo curato dai due artisti di strada, è stato sotto attacco e solo una estenuante difesa la scorsa estate ne ha evitato la chiusura. Da ultimo lo sfratto dalla casa in di via Santa Chiara 2, da dove è stato calato il celebre “panaro” ma che i due, causa la crisi del turismo e dello spettacolo, non riescono più a pagare per intero.

Tuttavia Angelo e Pina non si danno per vinti e resistono ad ogni difficoltà. Tanto che durante le ultime feste di Natale hanno inventato la T. A D., la Tombola A Distanza che ha avuto un buon successo e ha permesso finora di pagare fitti e utenze dell’Associazione. Ora la coppia di artisti lancia un appello alle istituzioni contro la chiusura del Teatrino per avere in comodato d’uso condiviso (con l’Ordine degli Ingegneri) uno spazio da destinare al futuro di Perzechella: la chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Largo Banchi Nuovi, dove proprio per opera dei due e del maestro Bruno Leone già nel 2011 fu istituito il Teatro Stabile di Strada. L’appello è inoltre l’occasione per diffondere una nuova iniziativa: la “Riffa a distanza ovvero Il gioco che aiuta” per racimolare qualche soldo che gli permetta di pagare il fitto di Vico Pazzariello 11, che ancora una volta in conseguenza del fermo imposto, è in piena difficoltà economica.

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Il Mattino