Teatro San Carlo di Napoli, Lissner :«Stop polemiche, la politica entra troppo nelle istituzioni»

A settembre Il Tribunale di Napoli ha ordinato l'immediata reintegrazione del sovrintendente francese

Il soprintendente e direttore artistico Stephane Lissner
«Per me è tutto passato, sono felice di essere a Napoli, di fare il mio lavoro, sia per il progetto artistico che per quello sociale e il digitale, fondamentali....

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«Per me è tutto passato, sono felice di essere a Napoli, di fare il mio lavoro, sia per il progetto artistico che per quello sociale e il digitale, fondamentali. È un momento positivo, il teatro è pieno, la prossima stagione sarà bellissima. La politica entra troppo nelle istituzioni? Si, succede in Italia come in Francia».

Il San Carlo di Stephane Lissner, soprintendente e direttore artistico, reintegrato dal giudice due mesi fa, presenta con il presidente della Fondazione Gaetano Manfredi, il main sponsor Unicredit (che conferma l'impegno economico dello scorso anno, circa 800mila euro) per la stagione 2023/2024 a partire dall'inaugurazione con Turandot di Puccini il 9 dicembre.


Inoltre, attraverso l'Art bonus, sosterrà ancora le attività di formazione ed inclusione sociale delle Officine San Carlo a Vigliena, progetto lanciato due anni fa dallo stesso Lissner con la direttrice generale Emmanuela Spedaliere.

Giornata di festa quindi e 'partita finità almeno per Lissner, che ha voglia solo di tagliare corto sull'argomento e riprendere a parlare di musica, della prossima stagione all star, dell'Accademia del belcanto sancarliana che ha conquistato anche la sua Parigi. Ma il caso dell'estate non può che tenere ancora banco. «Non ero d'accordo con la legge (il decreto che lo pensionava dal 1 giugno, ndr), ho vinto la prima e la seconda volta, ora andiamo avanti» ripete. Nel frattempo il San Carlo aveva scelto e nominato Carlo Fuortes, ma questa è un'altra storia.


La conferenza stampa per il rinnovo del main sponsor è la prima fianco a fianco di Lissner e Manfredi, dopo quel secondo round giudiziario che ha respinto il ricorso della Fondazione contro il reintegro del suo soprintendente. La palla ora passa, con i suoi tempi, alla Corte Costituzionale. «In tutte le fasi complicate ci può essere una gestione migliore o peggiore, adesso bisogna guardare avanti - concorda anche Manfredi - noi siamo una piccola parentesi in una storia secolare, l'unico interesse deve essere per la qualità dell'offerta artistica e la stabilità della Fondazione».

Forte e rodato il rapporto con Unicredit. Soddisfatta Annalisa Areni, Head of Client Strategies. Nascerà anche una Borsa di studio in memoria di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso la scorsa estate. «La formazione rappresenta uno strumento fondamentale per avvicinare alla cultura del bello e ridurre ogni forma di marginalità sociale.

In questo ambito si inseriscono i progetti dedicati ai giovani e alle periferie» sottolinea Manfredi. «Abbiamo fortemente voluto che il nostro contributo fosse indirizzato a dare impulso e slancio a queste attività - spiega Areni - attivando nuovi progetti formativi totalmente gratuiti per i partecipanti, oltre a laboratori legati alle arti e ai mestieri dello spettacolo finalizzati all'inserimento professionale dei giovani della città».

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Il Mattino