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Operai a lavoro per donare ai giovanissimi della periferia orientale di Napoli il tendone da circo che da tempo giaceva abbandonato nel cortile dell'istituto comprensivo 68° Rodinò in via Mastellone. Gli interventi saranno ultimati tra qualche giorno e finalmente lo spazio sarà messo a disposizione di bambini e adolescenti del quartiere Barra, e non solo.
C'è particolare entusiasmo tra i “ragazzi” della cooperativa Il Tappeto di Iqbal, guidata da Giovanni Savino, che da anni hanno insistito sull'importanza di creare un luogo adeguato alle diverse attività legate al mondo circense. La cooperativa ha deciso di impegnare risorse economiche proprie per garantire decoro e maggiore sicurezza al tendone la cui realizzazione è stata resa possibile grazie a fondi ministeriali in buona parte "sbloccati" lo scorso agosto dopo che il caso era stato sottoposto all'attenzione del Governo attraverso una interrogazione parlamentare.
«L'arrivo della nuova preside, la dottoressa Ferrara, è stata una manna dal cielo.
La dottoressa Carmela Ferrara, reggente dell'istituto comprensivo 68° Rodinò da settembre scorso, sottolineando il forte disagio che caratterizza il quartiere Barra, evidenzia la necessità del lavoro del terzo settore. La dirigente specifica che entro dieci giorni saranno ultimati gli interventi del tendone e che successivamente questo sarà affidato alle realtà associative che già lavorando da tempo in sinergia con la scuola. Difatti si sono già occupate più volte della manutenzione del verde negli spazi esterni e si impegneranno a garantire, nei prossimi giorni, ulteriori interventi di manutenzione ordinaria che non ricadranno sulle casse dell'istituto né del Comune. L'istituto garantirà loro la fruizione degli spazi così da poter ospitare le attività di grande rilievo sociale specie in questo periodo critico per molte famiglie del territorio.
Il tendone sarà utilizzato per le ordinarie attività della scuola e per quelle della cooperativa che da anni segue numerosi bambini e adolescenti in attività diverse operando in collaborazione con Save the Children nel Punto Luce di Barra. In queste settimane, vista la difficoltà di molti studenti nel collegarsi alle piattaforme, sono stati attivati percorsi di «Dad solidale»: chi non riesce a collegarsi da casa arriva a scuola per utilizzare dispositivi e connessione internet con il supporto di operatori della cooperativa. Non un esperimento ma una esperienza valida contro il fenomeno della dispersione scolastica contro cui saranno attivati importanti progetti nelle prossime settimane.
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