Napoli, tetraplegica sulla sedia a rotelle «Nessun aiuto per il trasporto a scuola»

Gaia ha 18 anni e vive ai Colli Aminei dove, insieme alla mamma, ogni giorno va a scuola percorrendo oltre un chilometro di strada tra ingorghi, ostacoli e tanta indifferenza....

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Gaia ha 18 anni e vive ai Colli Aminei dove, insieme alla mamma, ogni giorno va a scuola percorrendo oltre un chilometro di strada tra ingorghi, ostacoli e tanta indifferenza. Potrebbe sembrare una storia normale la sua, in una città frenetica e caotica come Napoli, ma purtroppo non è così. Gaia è tetraplegica e la madre – Marisa di 63 anni – non riesce più a spingere la sua carrozzina per tutto il tragitto. Il vialone infatti, oltre ad essere difficile da percorrere per i tanti blocchi ed impedimenti è anche tutto in salita.


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«Stiamo chiedendo dalla fine dello scorso anno accademico – commenta Marisa – il trasporto scolastico per mia figlia che a tutt’oggi ancora non ci è stato concesso. Si è parlato di un contributo con cui avrei dovuto provvedere, attraverso una vettura privata, al trasporto in maniera autonoma ma per me è impossibile. Gaia pesa più di quaranta chili e la carrozzina altri venti. Diventa impossibile fare tutto da sola alla mia età».
 

Una difficoltà oggettiva che nonostante tutto, Marisa continua ad affrontare con amore e confidando anche nell’aiuto di enti ed associazioni come “Tutti a scuola”.
«Fortunatamente c’è chi si occupa di noi, ma non dovrebbe essere così. E’ nostro diritto essere assistiti da Comune e Regione che in questo caso, ci hanno lasciati soli. Nei mesi scorsi la nostra domanda è stata regolarmente protocollata ed inviata all’assessorato alle politiche sociali che però, non ci ha ancora dato alcuna soluzione. Ci hanno saputo solo dire che il nostro incartamento era stato perso tra gli altri. Tutto questo non è giusto per Gaia che invece necessita di aiuti immediati e concreti per andare a scuola come tutti gli altri. Io da mamma non mi tirerò indietro, ma sarebbe corretto che anche gli enti pubblici facessero la loro parte».
 
 
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Il Mattino