Napoli, orrore e scempio nel cimitero: tombe aperte e rifiuti a Poggioreale

Napoli, orrore e scempio nel cimitero: tombe aperte e rifiuti a Poggioreale
Ieri è arrivata l'ennesima segnalazione dal cimitero di Poggioreale: i loculi sistemati su una parete sono crollati, le ossa dei defunti sono venute giù assieme...

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Ieri è arrivata l'ennesima segnalazione dal cimitero di Poggioreale: i loculi sistemati su una parete sono crollati, le ossa dei defunti sono venute giù assieme ai marmi spaccati. Una denuncia è arrivata, con forza, da parte di Agostino Anselmi, sindacalista Cisl Fp il quale sottolinea i possibili collegamenti fra il cedimento e i lavori della Metropolitana che si stanno svolgendo nei pressi del cimitero: «Occorrono verifiche - ha detto Anselmi - per capire se i problemi sono stati generati dal cantiere della Metro».


Purtroppo nei cimiteri di Poggioreale non è necessario cercare colpevoli per la situazione di degrado: crolli e cedimenti sono all'ordine del giorno da anni, le discariche sono ovunque, i resti mortali sono umiliati.

Ieri mattina, dopo aver apprezzato l'immediato intervento seguito al cedimento, con la pia raccolta dei resti mortali crollati al suolo e la messa in sicurezza dell'area pericolosa, abbiamo provato a guardarci intorno: quel che abbiamo visto lo scoprite negli scatti di questa pagina. Se pensate che alcune di queste scene siano dure da guardare in foto, provate a immaginare cosa significa trovarsele davanti, all'improvviso, lungo i viali del cimitero.
 
C'è un numero immenso di marmi sfondati, frantumati, crollati sotto il peso degli anni e dell'incuria. Questo significa che c'è un numero immenso di resti che non hanno più protezione e si trovano esposti. In alcuni casi i marmi sono solo leggermente staccati, così ossa e teschi fanno appena capolino: quelli sono i luoghi più ambiti da animali di ogni taglia e specie che trovano facili ingressi e, fra le ossa dei morti, costruiscono tane e nidi.

Ci sono, ovviamente, anche loculi che sono totalmente crollati, come quello che vedete nella fotografia qui a sinistra. Impossibile sapere a chi appartengono quei resti perché il marmo sul quale c'era il nome è andato in pezzi ed è stato portato via. Possibile immaginare che quella situazione non è recente: davanti a quelle povere ossa esposte senza nessuna protezione, una mano pia ha lasciato un paio di lumini, come a voler chiedere perdono a quel defunto per il destino atroce che ha travolto i suoi resti mortali.
 
Dietro ogni angolo un po' nascosto del cimitero sono state create discariche; crescono di giorno in giorno, si alimentano di vegetazione tagliata e non smaltita ma anche di arredi delle cappelle gettati via, lettini di ferro usati per sostenere i corpi all'interno delle tombe nelle cappelle, ci sono finanche piccoli cuscini, di quelli che si mettono sotto la testa dei defunti dentro le bare. Si tratta di rifiuti speciali che andrebbero smaltiti in maniera sicuramente diversa, certamente non abbandonati dietro una cappella o in un angolo nascosto del cimitero.

C'è, però, anche un'altra maniera per liberarsi dei rifiuti all'interno del cimitero di Poggioreale. Noi l'abbiamo scoperta ieri mattina ma non sappiamo da quanto tempo sia in vigore: nelle aree più isolate vengono create piccole montagne di immondizia, alimentate principalmente dai resti di vegetazione, alle quali viene dato fuoco.


Percorrendo i viali più isolati si incontrano decine di falò ormai spenti. Ieri mattina ne abbiamo incrociati anche un paio ancora in fiamme: tra rami ed erba, in fiamme anche plastica, legno ed altro materiale di non chiara provenienza; meglio non chiedersi cosa sta bruciando davanti ai tuoi occhi in un cimitero dove il degrado ha travolto ogni cosa.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino