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Sono bastati pochi giorni dall'ultimo - ipersponsorizzato - intervento di pulizia per far ritornare via Torino, una delle principali strade del quartiere Vasto, nelle condizioni precedenti. Da qualche giorno, come denunciano i cittadini, sotto l'ex sede della Cgil è tornata la baraccopoli dei senza fissa dimora e i consueti cumuli di sporcizia che si accompagnano alla presenza di persone disperate che dormono, vivono ed espletano in strada i loro bisogni fisiologici.
E proprio stamattina un senza fissa dimora, incurante della presenza di decine di passanti, ha tirato giù i pantaloni ed ha defecato in strada, parzialmente coperto da un cassonetto. Un atto che ha lasciato sgomenti - ma neanche troppo - i cittadini che si stanno ormai abituando a tali scene di degrado ambientale e umano. I clochard che vivono accampati a via Torino sono, al pari dei residenti del Vasto, abbandonati al loro destino da una politica forse troppo impegnata a sbandierare ai quattro venti gli interventi di manutenzione ordinaria e decisamente poco propensa a "metterci la faccia" di fronte al giusto risentimento dei cittadini.
La problematica di via Torino si accompagna ad innumerevoli problematiche analoghe denunciate ormai da troppo tempo dai residenti. La netta sensazione è che anche al Vasto si stia ormai giocando una "sottile" partita per la conquista del consenso elettorale in vista delle prossime elezioni. Ma sarà difficile, se non impossibile, riconquistare la fiducia di cittadini che per anni hanno fatto sentire inutilmente la loro voce contro il degrado che ha devastato un intero quartiere e che ha portato - uno dei tanti effetti collaterali dell'abbandono del territorio da parte delle istituzioni - ad un crollo verticale del valore immobiliare.
Non di rado famiglie che hanno acquistato la loro casa con i sacrifici di una vita sono state costrette ad abbandonare il quartiere e a rivendere la proprietà perdendo anche il 40% del valore. Una "mazzata" devastante.
«Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria che stanno realizzando sul territorio, dopo anni di abbandono - denuncia Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana - hanno sole finalità elettorali.
La baraccopoli di via Torino è figlia di un'altra e ben conosciuta baraccopoli, quella del corso Novara. Li, di tanto in tanto, i servizi sociali e la polizia municipale intervengono per sgomberare il vero e proprio dormitorio a cielo aperto situato a due passi dalla stazione centrale. I clochard che vengono allontanati dal corso Novara non trovano così altra alternativa che formare altrove i loro accampamenti di fortuna. Un ping-pong da un punto all'altro del quartiere che non fa che mettere a nudo le inefficienze del sistema di accoglienza e gestione dei senza fissa dimora in città.
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