OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Scene di ordinaria follia di un post partita. Accade a Napoli, zona stadio Maradona. Il quartiere è Fuorigrotta, ovviamente, la prigione degli ottantamila napoletani che vi risiedono, costretti a non uscire di casa tutte le volte che gli azzurri giocano in casa. Perché non saprebbero dove andare e quali strade percorrere, visto che le arterie principali di percorrenza vengono chiuse in nome e per conto dell’ordine pubblico. Chi invece va alla partita, sa in anticipo di dover affrontare altre sfide. Arrivare al Maradona tra mancanza di parcheggi e vie di accesso percorribili è un’impresa ma il post partita è ancora peggio. Ne è una fotografia fedele quanto accaduto domenica sera: ore 20,25, Napoli-Verona è terminata da quaranta minuti, piazzale D’Annunzio è un mare selvaggio di auto ferme a motori spenti. Non c’è un solo vigile a presidiare la zona che è controllata dalle forze di pubblica sicurezza: decine di autoblindati e volanti a difesa sapete di chi? Delle due squadre, degli arbitri e dei tifosi ospiti che devono guadagnare prima di tutti le strade a loro assegnate.
Loro sì, non i tifosi, non i residenti, non l’ambulanza che nel bel mezzo dell’orario maledetto, resta bloccata quindici minuti a sirene spiegate nel tratto compreso tra il bar Gazebo e l’incrocio con via Terracina, diretta verso l’ospedale San Paolo.
Cosa ci faccia De Laurentiis scortato dalla polizia in un tratto di strada contro senso è un mistero: aveva appena lasciato gli spogliatoi ma rientrava nello stadio dal lato tribune, trecento metri di distanza facilmente raggiungibili a piedi attraverso i percorsi interni dello stadio. Scelta poco razionale, primo perché esiste una stradina laterale percorribile a quella violentata in controsenso, secondo perché De Laurentiis, naturalmente riconosciuto, si è beccato i “vaffa” degli automobilisti spazientiti e di buona parte di quei tifosi delle curve con i quali non è mai andato d’accordo. Per la cronaca (abituale, perché accade sempre) anche domenica sera le auto hanno iniziato a defluire dallo stadio novanta minuti dopo la fine della partita.
Domenica le Volanti e i Nibbio dell’Ufficio prevenzione generale, i militari della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia locale, hanno effettuato nei pressi dello stadio un servizio di contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi e della sosta selvaggia. Sono stati controllati e denunciati decine di napoletani tra i 20 e i 57 anni, alcuni con precedenti di polizia, perché sorpresi nuovamente ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo: a quattro di essi è stato notificato un ordine di allontanamento. Gli operatori hanno anche controllato esercizi commerciali e postazioni di venditori ambulanti, sanzionandone uno per occupazione abusiva di suolo pubblico e contestando due violazioni del Codice della strada.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino