Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di altrettante persone, un italiano e tre nigeriani, accusati di associazione a delinquere avente carattere...
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Si tratta di Ese Osadolor, alias Mommy, di 30 anni, che vive in località Lago Patria, a Giugliano in Campania, con alcune connazionali, che lei stessa ha fatto giungere direttamente dalla Nigeria e che fa prostituire per suo conto; del suo fidanzato, Enabulele Emma, 29 anni, che collabora con la fidanzata nella gestione delle ragazze; di Aniello Di Micco, di anni 70, che è uno dei tassisti, con precedenti specifici, che collabora con la Osadolor, accompagnando e andando a riprendere sul posto di lavoro le ragazze; e di Iyamu Bright, fratello di Ese Osadolor, che collabora con la sorella nella gestione delle ragazze e tiene i contatti con altri soggetti, allo stato non identificati, che si trovano in Nigeria e in Libia e che, verosimilmente, organizzerebbero i cosiddetti viaggi della speranza. Quest'ultimo è stato catturato a Monza.
La minorenne nigeriana, dalla cui denuncia è partita l'indagine, dopo essere sbarcata a Lampedusa fu accompagnata assieme a un'amica a Giugliano, dove entrambe furono consegnate ad una cosiddetta madame di nome Glory, e indotte a prostituirsi. La ragazza, prima di lasciare il suo villaggio in Benin City, era stata sottoposta al rito voodoo che, nella regione di origine della minorenne, è chiamato «juju», religione tradizionale dell'Africa Occidentale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino