Ennesimo suicidio nel carcere di Poggioreale di Napoli. L’uomo, un trentenne di Casoria detentuto all’interno del padiglione Napoli, è stato ritrovato impiccato...
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«Il carcere resta un luogo che deprime e isola per gli spazi e per la limitazione delle libertà personali e delle relazioni umane. Mancano inoltre controlli e attività di formazione, così come sarebbe necessario incrementare la presenza di psicologi e psichiatri. I tre motivi di suicidio sono l’impiccagione attraverso le lenzuola, l’inalazione di gas e le lame da barba. Bisognerebbe razionalizzare le lamette, inibire l’uso del gas la notte e inserire chi ha lanciato un allarme di forte disagio psicologico in spazi sociali dove vengono guardati a vista. Occorre limitare le occasioni e i mezzi attraverso cui i detenuti vogliono arrivare razionalmente alla morte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino