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NAPOLI - L’allarme, lanciato dal ministero degli Esteri britannico, è di quelli che non passano inosservati. In un lungo documento il governo inglese scrive senza mezzi termini che l’Italia è pericolosa per i turisti. E che bisogna stare alla larga soprattutto da Roma e, manco a dirlo, da Napoli.
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Ma l’esecutivo di Sua Maestà non si limita solo a mettere in guardia i turisti anglosassoni. Fa di più. Spiega infatti nel dettaglio quali sono i rischi che corrono gli impavidi visitatori, quelli cioè che sfidano la sorte e decidono, nonostante tutto, di mettere piede sul suolo partenopeo. Il primo pericolo, si legge sul sito del ministero degli Esteri britannico, è rappresentato dalla «truffa» degli pneumatici: «Diffidate delle offerte di aiuto per le gomme a terra, soprattutto lungo l’autostrada Napoli-Salerno - avvertono gli esperti inglesi - Gli pneumatici vengono talvolta forati volontariamente».
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Un altro allarme è relativo ai furti: «Chiudete sempre il vostro veicolo, non lasciate mai oggetti di valore in mostra ed evitate di lasciare i bagagli in auto per un certo periodo di tempo». Anche perché, insistono, «le automobili, alle fermate di riposo e alle stazioni di servizio autostradali, sono facili obiettivi per i ladri». Insomma, un quadro tutt’altro che idilliaco. Per non parlare delle tante segnalazioni sulla Capitale che, com’è noto, hanno scatenato la reazione stizzita del sindaco Ignazio Marino. «Londra è come Roma, tutto il mondo è paese», è stato il senso della sua replica.
Eppure non è la prima volta che dal mondo anglosassone giungono sos per i turisti innamorati del Belpaese. Tempo fa fu infatti il governo americano, attraverso i propri uffici diplomatici, a diffondere un vademecum che aveva l’obiettivo di evitare ai visitatori statunitensi spiacevoli incidenti, truffe, scippi, rapine e chi più ne ha più ne metta. Allora, come oggi, le polemiche furono inevitabili.
Che poi, in fondo, la regola universale per il turista è sempre la stessa: tenere gli occhi aperti e non esibire oggetti di valore. Dovunque si vada, a Napoli come a Londra e a New York. Buone vacanze. And welcome in Italy! Leggi l'articolo completo su
Il Mattino