Choc a Ponticelli, vigile urbano ucciso davanti a un bar: il nipote è il calciatore Mandragora

Si chiamava Manlio solo per l'anagrafe e sui documenti ufficiali. Per tutti è sempre stato «Mariolino» Barometro, vigile di professione ma con tanti altri...

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Si chiamava Manlio solo per l'anagrafe e sui documenti ufficiali. Per tutti è sempre stato «Mariolino» Barometro, vigile di professione ma con tanti altri interessi: una passioncella per la politica, senza estremismi; l'attenzione per i motori che spesso convinceva gli amici alle prese con un'auto da acquistare a rivolgersi a lui per una consulenza; tanta attenzione alla famiglia e, soprattutto, negli ultimi tempi, uno spasmodico interesse per il calcio. Un nipote dell'uomo freddato ieri sera, sta diventando stella del calcio nazionale: si tratta di Rolando Mandragora, un posto fisso nell'Under 21 e un futuro già scritto con la maglia della Juventus, società che l'ha bloccato nell'ultimo mercato di gennaio portandolo via da Pescara dove il ragazzo s'è fatto le ossa.

 


Per Mariolino l'ascesa calcistica del nipote era diventata una piacevole ossessione, ne parlava con tutti, aveva riempito il suo profilo Facebook con interviste, articoli di giornale, racconti dedicati a quel ragazzo di diciannove anni nel quale rivedeva la sua stessa passione per lo sport. Passione che non disdegnava nemmeno adesso a cinquantotto anni: fisico asciutto, un po' di corsa per mantenersi in forma.La carriera da vigile s'è inceppata agli inizi del nuovo secolo. Fino al 2002 aveva il comando dell'unità operativa di Ponticelli, il suo quartiere dove viveva al rione Incis. Poi lo scoglio dei concorsi per passare di grado, con i più giovani che sono andati avanti e la necessità di rivedere il percorso professionale. Aveva lasciato la sua Ponticelli in favore dell'Unità operativa San Lorenzo. Il suo posto di lavoro, da qualche anno era presso l'ufficio del Giudice di Pace.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino