Napoli, condannati per devastazione due ultras dell'Eintracht Francoforte coinvolti negli scontri del 15 marzo scorso

Gli imputati sono stati ritenuti colpevoli anche di resistenza aggravata

Tifosi Eintracht Francoforte
Il gup di Napoli Luca Della Ragione ha condannato per il reato di devastazione che ingloba quello di danneggiamento due ultrà dell'Eintracht Francoforte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il gup di Napoli Luca Della Ragione ha condannato per il reato di devastazione che ingloba quello di danneggiamento due ultrà dell'Eintracht Francoforte coinvolti nei gravi scontri avvenuti in città lo scorso 15 marzo per la gara di Champions League Napoli-Eintracht. Gli imputati sono stati ritenuti colpevoli anche di resistenza aggravata.

I tifosi tedeschi percorsero in corteo a piedi le vie della città e in piazza del Gesù entrarono in contatto con le forze dell'ordine in assetto antisommossa scatenando una vera e propria guerriglia urbana e provocando panico in passanti e commercianti.

Notevoli furono i danni provocati: vennero anche appiccate le fiamme a una volante della Polizia.

Un altro tifoso tedesco è stato condannato a 10 mesi di reclusione con la condizionale lo scorso 23 maggio: venne arrestato sempre in quell'occasione ma per i tafferugli avvenuti davanti all'Hotel Continental dove alloggiava un folto gruppo di supporter dell'Eintracht. Le forze dell'ordine respinsero un blitz delle frange estreme del tifo partenopeo. Il tedesco finì in carcere insieme con gli altri due condannati ieri: la Procura e la Digos gli contestarono i reati di residenza aggravata e la richiesta al giudice fu di 3 anni e 4 mesi di reclusione.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino