Il cuore delle Universiadi napoletane batterà alla Stazione marittima di Napoli. Tutti d'accordo, i delegati stranieri della Fisu, la federazione degli sport...
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Diecimila gli atleti che ospiterà, protagonisti di diciotto discipline che saranno spalmate in tutta la regione. Napoli farà la parte del leone per tutte le discipline individuali ad eccezione della scherma che si svolgerà all'interno del Campus di Fisciano a Salerno. Gli sport a squadre (calcio, basket, pallavolo), gireranno un po' la regione con le finali, presumibilmente a Salerno per il calcio, a Napoli per la pallavolo ed a Caserta per il basket. Possibile a Caserta anche la finale del tiro con l'arco che potrebbe effettuarsi nei giardini della reggia oppure in piazza del plebiscito a Napoli. Al San Paolo cerimonie di apertura, chiusura e atletica. Scartato il Collana per problemi di impianto e logistici.
L'idea è comunque che ogni provincia sia coinvolta con i tornei degli sport a squadre. Venerdì si è riunito per la prima volta il Comitato delle Discipline Sportive-Universiadi 2019, una sorta di direttorio che dovrà fare da trait d'union con la Fisu per tutta quella che sarà la parte sportiva dell'Olimpiade universitaria. Per il Coni la scelta è ricaduta su Andrea Abodi, attuale presidente della Lega Serie B di calcio, Guglielmo Petrosino, che ha avuto ruoli di primo piano sia nell'ambito del Coni che della Figc e di altre discipline sportive. È stato direttore generale del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia di Pescara 2015. Matteo Autuori, presidente del Comitato Regionale Campano della Federazione Italiana Scherma; Sergio Roncelli, numero uno del Coni Napoli. Per il Cusi ne fanno parte Giovanni Ippolito, coordinatore della struttura, Eugenio Meschi, Nicola Aprile, Francis Cirianni, Pompeo Leone. A loro il compito di fare da macchina organizzativa per la miniolimpiade in programma fra due anni a Napoli.
Diciotto le discipline coinvolte con il lungomare di Napoli che farà la parte del leone grazie alla vela ed al tennis. Tra le ipotesi allo studio anche la possibilità di costruire una centrale alla Rotonda Diaz come accaduto in occasione della coppa Davis. Il neopresidente della Federtennis regionale, Giovanni Improta, ha girato tutta la regione accompagnando il delegato giapponese, tra l'altro organizzatore di un Atp 500 del suo paese. Quattro i tabelloni da organizzare: maschile, femminile, doppio e doppio misto. Ce ne sarà per tutti i circoli regionali. Sarà Napoli a far la parte del leone anche perché dai delegati internazionali, che entro la fine dell'anno, forse addirittura prima di Natale faranno arrivare il report tecnico con la radiografia di tutti gli impianti, c'è un po' di apprensione per le distanze. Si vorrebbero evitare lunghi trasferimenti e Avellino e Benevento risultano un po' disagiate come sedi. Ma in questo il lavoro l'Aru, l'Agenzia Regionale delle Universiadi, ed il direttore Gianluca Basile, dovranno fare in modo da tessere quel mosaico che poi farà andare ogni tessera al suo posto.
Napoli ha preso un treno in corsa dopo la rinuncia di Brasilia e le Universiadi sono state assegnate alla città partenopea solo il 5 marzo scorso. «E di passi in avanti ne sono stati fatti tantissimi» il commento degli ispettori della Fisu che si attendevano, almeno dal punto di vista del materiale a loro disposizione, una situazione sicuramente peggiore di ciò che hanno trovato.
Il Mattino