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Quanto spende una persona con disabilità per salire fino al cratere del Vesuvio? Niente. Il biglietto è gratis, per lui e l’accompagnatore, come accade anche in altri siti naturalistici e culturali italiani. Tutto sta ad ottenerlo, il fatidico biglietto. Perché non basta esibire la documentazione al momento della visita, bisogna mandarla prima via mail alla società che gestisce gli ingressi. E non è sufficiente il verbale dell’Asl che attesta la disabilità, ci vuole quello dell’Inps. E se non fai in tempo a disbrigare la pratica, la visita salta, perché nel frattempo i biglietti si esauriscono.
È accaduto a Raffaele C., 31 anni, giovane con sindrome di down. Raffaele, napoletano, voleva visitare il Gran Cono insieme alla sua famiglia, cinque in tutto. Un suo parente veniva a trovarlo dal Nord e aveva espresso il desiderio di fare una escursione sul Vesuvio.
Allora la famiglia decide per una gita tutti insieme. Giuseppe Cipolletta, il compagno della mamma di Raffaele, si mette all’opera e prenota tutto con Vivaticket, la società che gestisce la biglietteria on line per conto del Parco nazionale del Vesuvio.
Giuseppe sa che a Raffaele il giro sul Vesuvio farebbe tanto piacere e non vuole deluderlo. Si impegna: «Finalmente dopo qualche tentativo recupero il verbale di cui loro hanno bisogno». Ma quando sembra tutto in ordine, arriva la sorpresa: Vivaticket fa sapere che, nel frattempo, i biglietti sono esauriti e può accontentare solo i tre normodotati che hanno già acquistato il titolo online. Gli altri due in attesa, Raffaele con l’accompagnatore, possono entrare gratis ma il giorno dopo. «Avendo ricevuto solo oggi il certificato Inps non è stato possibile procedere all'emissione dei biglietti appena avete inviato la richiesta», scrivono dal costumer care di Vivaticket a Giuseppe.
A quel punto l’escursione di famiglia salta, Raffaele ci resta malissimo e Giuseppe racconta tutto a Toni Nocchetti, presidente dell’associazione «Tutti a scuola», che si occupa proprio di persone con disabilità: «La lotta per affermare i diritti delle persone con disabilità passa per strade impervie e si scontra talvolta con l’ottusità della burocrazia. È frustrante ma, potete stare tranquilli, noi non molliamo», commenta amaro Nocchetti.
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