«Ciò che è successo oggi nella nostra Università non dovrebbe per alcuna ragione mai accadere. Il diritto allo studio passa anche, e soprattutto, attraverso la garanzia di...
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«Questo fatto - ribadisce Domenico Cristiano, responsabile dell'organizzazione di Link Napoli - è paradigmatico dello stato di emergenza in cui versa l'università italiana. Il definanziamento e la marginalità con cui viene affrontato il tema della formazione porta anche a queste conseguenze. In particolar modo, il governo Renzi, continua a rafforzare gravemente la difficile situazione che l'edilizia universitaria sconta nel nostro Paese: la legge di Stabilità, all'art.33, impone agli atenei la restituzione nelle casse dello Stato dei fondi destinati alla ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici che non siano stati completamente spesi entro il 2014, anche qualora gli atenei abbiano provveduto alla definizione degli interventi da realizzare. Inoltre - conclude - l'assenza di investimenti su piani di manutenzione urbana aggrava la difficile situazione idrogeologica di città come Napoli, che meriterebbero maggiore attenzione e più risorse».
«Ancora una volta assistiamo a gravi rischi per gli studenti e il personale delle nostre università», commenta Antonio Cipolletta, coordinatore Udu - Unione degli Universitari di Napoli. «Il crollo di due palazzine del Dipartimento di Veterinaria della Federico II denuncia ancora una volta lo stato di pericolo che viviamo nei nostri territori, pericolo che si estende alle strutture universitarie, frutto peraltro della scellerata politica di definanziamento del settore dell'istruzione attuata dai governi nazionali susseguitisi negli ultimi anni.
Il Mattino