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«Hanno riaperto i cantieri per installare i pali dell'illuminazione. Non potevano fare un unico lavoro per tutto?», si chiedono in coro i commercianti di via Duomo. Sembrava quasi completo, il restyling Unesco: i marciapiedi erano nuovi, richiusi e rifiniti a fine estate 2020. Invece no. Quasi tutto di nuovo sventrato: oggi, su quegli stessi marciapiedi, si contano 13 aree di scavo, mattonelle spaccate, tavole di legno appoggiate sul pavimento asportato. Al quadro si aggiungono alcuni ritrovamenti archeologici nel sottosuolo del Lotto 1, e si sta studiando una soluzione «per esporli ai passanti».
Restyling e crisi si contendono via Duomo da anni. Intanto, la via della Cattedrale è falcidiata da pandemia e crollo di passanti. Non si contano le serrande arrugginite, i negozi trasferiti, in affitto, in svendita totale e i locali in abbandono. Il ricordo del boom turistico, con decine di italiani e stranieri che riempivano i nuovi bistrot, è un miraggio. E poi, nel rilancio a metà, i marciapiedi sembravano nuovi, finiti e puliti. Ma è durata un mesetto. Anna Puzone, titolare di Biotique, sta per abbassare definitivamente la saracinesca: «Stiamo chiudendo. Il 23 è l'ultimo giorno. Tra lavori e virus, gli ultimi due anni non sono stati facili. A metà anno avevano tolto i cantieri, li hanno riaperti adesso. Avrebbero potuto fare un unico lavoro per tutto, così sembra uno spreco di tempo e risorse. L'attività andava bene fino al 2018. Al momento non vedo futuro per questa strada. Lo vedevo prima, altrimenti non l'avrei scelta. Via Duomo doveva rinascere, ma la vedo sempre più in discesa». «Avevano chiuso gli scavi, poi li hanno riaperti a novembre per installare i pali della luce - aggiunge Salvatore Santoro, di Lorel Parrucchieri - Hanno rotto di nuovo tutto. Tanti disagi anche in via Settembrini». «I lavori al marciapiede erano finiti tra ottobre e novembre - spiega Maria Assunta De Fazio, parafarmacista - Non ha molto senso consegnare il marciapiede e poi riaprirlo.
Mentre via Duomo resta a metà, tra Ztl, cantieri e in attesa dei pali elettrici, anche via Settembrini è sventrata. Ma non solo: «Lavori a step - commentano il consigliere regionale Francesco Borrelli, il consigliere della Municipalità II Salvatore Iodice ed Enzo Vasquez di Europa Verde - però poi alla conclusione di ognuno di questi step si è scoperto che mancava sempre qualcosa. Ad esempio dopo aver completato la pavimentazione si sono accorti di non aver previsto le rampe per le persone diversamente abili, e ciò è davvero imbarazzante, così hanno di nuovo rotto la pavimentazione per installare tali strutture. Spreco di tempo, materiali e denaro. Inoltre hanno creato stalli provvisori per la sosta auto che ora sono occupati abusivamente da alcuni commercianti e gestori di bar. Insomma, fino ad ora questi lavori hanno portato confusione, disagi ed abusivismo. Abbiamo inviato una nota alla ditta a cui sono stati affidati i cantieri per conoscere i tempi di fine lavori e per segnalare tutte le criticità che i cittadini ed i commercianti hanno evidenziato».
Sono due i rilevanti reperti archeologici venuti alla luce: mura greche a via Settembrini e pavimentazione del '600 in zona San Nicola a Nilo. «Ci sono stati due ritrovamenti nel lotto 1, quello di via Duomo - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica Carmine Piscopo - Un tratto di mura greche in via Settembrini, che era già noto alla Sovrintendenza. Poi una scoperta a San Nicola a Nilo, dove è stato ritrovato un tratto di pavimentazione seicentesca. Si sta studiando una soluzione per lasciarla a vista. Quanto ai lavori, nei tratti in cui ci sono stati ponteggi di condomini privati andranno completate le operazioni. Via Duomo è comunque aperta alla viabilità da fine novembre, e non sarà più chiusa al traffico. I cantieri resteranno mobili e temporanei». Quanto ai marciapiedi messi a nuovo, riconsegnati e poi ri-sventrati, «le approvazioni del progetto sono avvenute tutte insieme - aggiunge Piscopo - e la copertura economica non è mai mancata. Le scelte vengono concordate dai tecnici».
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