La periferia ormai, è al centro di Napoli. Edifici e strutture scolastiche fatiscenti accolgono sempre più studenti che in alcuni casi, seguono corsi e lezioni in...
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“E’ una vergogna che istituti al centro di zone cosiddette a rischio” commenta Daniela Politi dell’Istituto comprensivo Adelaide Ristori, “accolgano alunni e personale in aule che cadono a pezzi. I nostri laboratori sono chiusi e tutti gli spazi del piano interrato sono interessati da fenomeni di infiltrazioni che li rendono invivibili. Le attività sono interrotte e noi non possiamo dare ai nostri studenti la giusta attenzione didattica che abbiamo sempre garantito”. Non solo l’istituto Ristori però, sembra versare in condizioni così critiche. Anche nel cuore di Forcella la scuola intitolata alla memoria di Annalisa Durante mostra i segni dell’incuria e del degrado. Proprio all’ingresso infatti, parte del soffitto che ricopre la scalinata d’accesso all’istituto è crollato ed isolato dal resto degli spazi da una sola transenna.
Gli intonaci delle mura dei bagni presentano crepe sempre più profonde ed all’ultimo piano – per motivi di sicurezza – una intera aula è stata chiusa dopo che gran parte del soffitto ha ceduto franando al suolo. Anche in altri quartieri però, la situazione pare essere critica. L’istituto Baccini Mazzini, ad esempio, ha avviato – dopo segnalazioni e richieste da parte dei genitori – i lavori di ristrutturazione, ma durante il periodo scolastico.
“Noi ci siamo battuti affinché questa scuola potesse essere messa in sicurezza” commenta Bianca Verde della II Municipalità, “e finalmente siamo riusciti ad ottenere una prima vittoria. Le infiltrazioni sono presenti all’ingresso ed al primo piano e risultano certamente poco salutari per la salute degli alunni. Adesso i primi spettatori dei lavori saranno gli alunni stessi e questo certamente è poco pratico per lo svolgimento stesso delle lezioni. Speriamo che i lavori terminino al più presto e che la situazioni torni ad essere sicura per il benessere dei ragazzi”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino