Napoli, vigilante ucciso nel metrò dalla babygang: i tre assassini condannati a 16 anni di carcere

Napoli, vigilante ucciso nel metrò dalla babygang: i tre assassini condannati a 16 anni di carcere
Sedici anni e sei mesi per tutti e tre gli imputati per la morte del vigilante Francesco Della Corte. È questo il verdetto del Tribunale dei minori al termine del rito...

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Sedici anni e sei mesi per tutti e tre gli imputati per la morte del vigilante Francesco Della Corte. È questo il verdetto del Tribunale dei minori al termine del rito abbreviato nel processo all’assassinio consumato a marzo scorso all’esterno della metro di Piscinola.


Il processo si è svolto con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche perché i tre ragazzi (15 anni, 16 e 17 anni) sono incensurati. Il pubblico ministero aveva chiesto 18 anni per ciascun imputato. 

I tre minori vennero identificati dalla polizia grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza che ripresero la brutale aggressione. L'arresto scattò il 15 marzo, nel giorno in cui il cuore di Della Corte smise di battere dopo 12 giorni di agonia.
 
Durante il pestaggio i tre cercarono di impadronirsi della pistola della guardia giurata, che la difese strenuamente, poi sottrassero un borsello dalla sua auto prima di gettarlo via insieme al piede del tavolo, che avevano trovato tra i rifiuti. La pistola, se rivenduta, avrebbe fruttato non più di 5-600 euro ai ragazzi. Dopo aver massacrato il vigilante, i tre si recarono in un bar vicino, «per osservare che cosa accadeva». Poi, all'arrivo della polizia, si allontanarono.

Partendo da dettagli anatomici, la capigliatura di uno dei tre, l'andatura di un altro e dalle fisionomie appena delineate nelle immagini poco chiare di alcune videocamere di sorveglianza un poliziotto riuscì ad identificarli dopo due settimane di indagini. I tre minorenni non frequentavano la scuola e trascorrevano le giornate in giro per il quartiere fino a tarda ora.

Una lapide, nella piazza della stazione del Metrò a Piscinola ricorda Della Corte, padre di due figli conosciuto come un un serio lavoratore, un uomo semplice con la passione di coltivare un orto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino