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«Troppa violenza a Napoli, bisogna fare qualcosa». L'appello di Fabio Varrella arriva a distanza di poco più di un mese dalla violenta rapina subita lo scorso 29 marzo. Il 32enne napoletano si era fermato, intorno alle 20, a una pompa di benzina su via Reggia di Portici, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, quando due ragazzi, a bordo di un motorino, lo avevano avvicinato tentando di sottrargli lo scooter. Di fronte alla resistenza di Fabio, uno dei rapinatori gli aveva esploso contro due colpi di pistola per poi fuggire via insieme al complice.
Oggi Fabio, costretto a fare riabilitazione e a non poter ancora camminare autonomamente, ha lanciato il suo messaggio affiancato dall'avvocato Marco Campora.
«Si stanno verificando troppi episodi di violenza» ha spiegato ai giornalisti ricevuti intorno alle 15 presso lo studio del suo legale a Santa Lucia. «Io ho rischiato la vita e continuano a verificarsi rapine brutali come quella subita dal figlio di Sal Da Vinci» ha continuato Fabio parlando della «sensazione di mancanza sicurezza, che spesso spinge i giovani ad andare via da questa città».
«Ora ho voglia di tornare alla normalità ma ho voluto parlare dell'accaduto perché non si deve spegnere l'attenzione sui gravi episodi di violenza che si stanno verificando» ha concluso il 32enne.
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