Napoli, la Virtus Piscinola vince in attesa di risposte dal Comune: presente anche Miss Italia

La famiglia della Virtus Piscinola per circa un’ora si è dimenticata della spada di Damocle che pende sulla sua storia sportiva di quasi ottant’anni....

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La famiglia della Virtus Piscinola per circa un’ora si è dimenticata della spada di Damocle che pende sulla sua storia sportiva di quasi ottant’anni. C’è da vincere la partita valevole per la quarta giornata di ritorno del Girone promozione della serie C Silver regionale. Avversaria la Step Back Caiazzo di Linton Johnson, ex campione Nba ai tempi dei San Antonio Spurs. I pensieri del presidente Montesano, degli allenatori delle squadre giovanili, dei dirigenti, dei tifosi e delle tante famiglie accorse alla tendostruttura di via Nuova dietro La Vigna sono tutti rivolti alle gesta cestistiche dei ragazzi di coach Cimminiello e del vice Cascella. E per almeno quattro quarti più intervallo, appare lontanissimo il pericolo che la società bianconera possa perdere irrimediabilmente la tendostruttura – che ha contribuito a far rinascere – per via di un bando del Comune di Napoli che prevede requisiti economici stringenti per la concessione ad un’associazione sportiva dilettantistica come la Virtus. 

La partita contro Caiazzo arriva al termine di una settimana di passione in cui stampa e televisioni hanno acceso i fari su questa vicenda. Gli spalti, con una capienza di 200 posti, strabordano per un totale di circa 500 tifosi. Numeri da A2 più che da serie C. La tendostruttura è infatti una bolgia. Donne e uomini di ogni età, insieme ad una miriade di bambini, molti dei quali piccoli cestisti della società, uniti dal tifo per una squadra di pallacanestro che a Piscinola è un’istituzione. Quattro generazioni attraversate dall’amore per la palla a spicchi. «Noi la tenda non la lasciamo» è il coro che ad intervalli regolari si alza dalla tribuna, alternato ad un identitario «Piscinola! Piscinola!». Per l’occasione anche un altro simbolo di riscatto dell’area Nord di Napoli, per la precisione del confinante quartiere di Scampia, l’ultima Miss Italia Zeudi Di Palma ha voluto mostrare la sua solidarietà alla Virtus. «Faccio un appello – dice Zeudi – affinché questi ragazzi siano aiutati per far sì che possano esprimersi in ogni forma e non c’è cosa migliore che farlo attraverso lo sport. Spero che la confusione creatasi rispetto al bando venga quanto prima chiarita. E che si dia, com’è stato fatto per tanti anni, la possibilità a questi giovani di giocare e diventare professionisti attraverso il gioco. Crescendo e formando la propria persona. Ciò è fondamentale, soprattutto in un territorio così complicato con poche risorse a disposizione. La Virtus – conclude la bella Miss – va aiutata». 

A mostrare il proprio sostegno a tutto l’ambiente della Virtus Piscinola anche il presidente della Municipalità 8 (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia) Nicola Nardella del Movimento 5 Stelle. «Il mio auspicio – dichiara Nardella - è che il bando venga ritirato. Le polisportive e le associazioni di natura non commerciale sono state una ricchezza per questo territorio, complesso e caratterizzato da processi di disgregazione sociale. E l’attività delle piccole associazioni sportive è importantissima, perché esse rappresentano un luogo che riesce a intercettare i minori sottraendoli ai circuiti criminali. Per noi è giusto che strutture come questa non siano gestite esclusivamente da società di natura commerciale. Dobbiamo capire quale gestione immaginiamo per gli impianti sportivi: una gestione di natura imprenditoriale e commerciale o vogliamo valorizzare delle caratteristiche di natura sociale? Propendo per questa seconda ipotesi». Nardella, eletto grazie ad una coalizione che esprime la stessa maggioranza del Comune, comunica di «aver scritto una lettera all’amministrazione centrale in cui si chiede proprio la revoca del bando per riformularlo in maniera tale che vengano valorizzati criteri di storicità e territorialità delle associazioni che presenteranno richiesta per l’assegnazione della tendostruttura». 

All’inizio del match, subito dopo il salto a due, la palla è stata lasciata a terra da entrambe le squadre per 30 secondi. Un bel gesto di solidarietà da parte della Step Back Caiazzo nei confronti della Virtus che rischia di ritrovarsi senza una «casa» in cui disputare partite e praticare gli allenamenti. La partita si è conclusa con l’affermazione dei padroni di casa per 67 a 60, con capitan Guarino e compagni trascinati dalle giocate del playmaker Matteo De Rosa. Un più sette salutato dall’ovazione dei tifosi che alla fine del match hanno abbracciato l’intero gruppo squadra. Ma al di là del risultato, la sensazione che si prova andando via dalla tendostruttura è di aver appena assistito ad una festa popolare e intergenerazionale nel nome dello sport. Un peccato possa sparire per sempre a causa di cecità burocratiche. Palla ora, è proprio il caso di dirlo, al sindaco Manfredi.

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Il Mattino