Napoliboxe, Lino Silvestri in catene per protesta davanti al Municipio

Il maestro di pugilato della Napoliboxe contesta il comune di Napoli: «Il sindaco ci aveva promesso una soluzione»

Il maestro di pugilato Lino Silvestri
Lo scorso 6 marzo lo sfratto della sua associaizone Napoliboxe, oggi il maestro di pugilato Lino Silvestri si incatena davanti al palazzo del Municipio di Napoli.  ...

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Lo scorso 6 marzo lo sfratto della sua associaizone Napoliboxe, oggi il maestro di pugilato Lino Silvestri si incatena davanti al palazzo del Municipio di Napoli. 

«Protesto come simbolo di una galera sociale che ha dato il sindaco e i suoi assessori a questo gruppo di ragazzi che ora non possono più allenarsi». 

«Ho sempre pagato quanto previsto dal contratto che siglammo più di 23 anni fa» si era difeso al tempo Silvestri. «Toglievo i ragazzi dalla strada e respindendo anche le minacce dei clan di camorra». 

Eppure, la sua struttura è stata sfrattata per morosità di fitti contestata dal Comune di Napoli, proprietario dei locali. 

«Abbiamo mostrato i nostri documenti, mandato Pec, messo in mezzo avvocati. Il locale ci era stato come palestra, ma era accatastato come garage». 

«Il sindaco Manfredi aveva promesso alla stampa e a noi di andare verso una soluzione reciproca e noi siamo senza risposta. Mi sono dovuto incatenare per avere una risposta e guardare qualcuno negli occhi per capire la soluzione che hanno in mente». 

I 50 allievi di Silvestri ora sono senza la loro palestra: «A giorni alterni andiamo a via Caracciolo per fare allenamento e mantenere il gruppo unito, ma ho dovuto ritirarli tutti dai campionati perchè non sono preparati. Sta andando tutto alla deriva!». 

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Il Mattino