Natale a Napoli, deserto il bando per le luminarie: «Profondo rammarico»

Natale a Napoli, deserto il bando per le luminarie: «Profondo rammarico»
«Con profondo rammarico ho appreso dagli uffici della Camera di Commercio che il bando per illuminare Napoli a Natale, che aveva una dotazione economica di 1,5 milioni,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Con profondo rammarico ho appreso dagli uffici della Camera di Commercio che il bando per illuminare Napoli a Natale, che aveva una dotazione economica di 1,5 milioni, è andato deserto. Avevamo fatto un appello alle imprese affinché partecipassero con slancio, indicando strade e piazze, privilegiando le periferie. Ma alle 10 di questa mattina, scadenza indicata per la presentazione dei progetti, non abbiamo registrato partecipazioni. Il timore è che esista un cartello di settore che abbia puntato a determinare l'esito di questa gara e che quindi condizioni fortemente anche le scelte strategiche dell'Ente». Così, in una nota, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.

 

«I fondi saranno reimmessi nell'economia della gestione non essendoci più il tempo per riformulare nuove gare e progetti. Mi preme ringraziare la Giunta Camerale, i funzionari dell'Ente e dell'Azienda Speciale SiImpresa che hanno collaborato alla realizzazione della gara, i funzionari comunali e quelli della Città Metropolitana. È evidente che lavoreremo per scardinare queste logiche avendo come bussola sempre l'interesse delle imprese e dei territori in cui esse operano», conclude

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino