Bimbo di tre anni scomparso e ritrovato a Nerano, ​la mamma: «Voleva andare al nido da solo»

"Passata la paura, ma ora sono preoccupata per mio padre che ha avuto un malore"

Giovanna abbraccia il piccolo Gennaro
Inviato a Massa Lubrense «Voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine, tutte le persone del posto che sin da quando abbiamo lanciato l’allarme ci hanno dato...

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Inviato a Massa Lubrense

«Voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine, tutte le persone del posto che sin da quando abbiamo lanciato l’allarme ci hanno dato una mano a trovare Gennaro. Mi è sembrato di vivere in un film horror per quattro ore». È esausta Giovanna Porzio, la mamma del piccolo di 3 anni ritrovato dopo quattro estenuanti ore di ricerche. Al suo fianco c’è il marito Carmine, entrambi hanno appena dovuto sostenere un colloquio con i carabinieri per ricostruire attimo per attimo l’intera vicenda e stilare un verbale. 

Quando non ha visto più suo figlio cosa ha pensato?

«Ho pensato si fosse perso, non ho temuto altro. In questi frangenti ho capito che davvero esiste qualcosa nel cuore di una mamma che istintivamente sa se il proprio figlio è in pericolo o meno. Anche quando ho telefonato ai carabinieri, il Comandante quasi pensava fosse uno scherzo perché mi sentiva tranquilla al telefono. Sono più agitata adesso, forse perché ora sto realizzando tutto». 

Come ha fatto Gennaro ad uscire di casa?

«Stava mangiando dei biscotti e poi si era addormentato. Solitamente va al nido al mattino, ma invece oggi (ieri ndr) aveva mal di pancia e abbiamo preferito tenerlo con noi a casa. Abbiamo ricostruito, anche con i carabinieri, che sono trascorsi appena sette minuti da quando Gennaro è uscito di casa a quando sono corsa per andarlo a cercare, siamo riusciti a capirlo dalle telecamere di videosorveglianza che abbiamo installato. Questione di attimi. Purtroppo sono andata dal lato opposto a dove si è diretto mio figlio, in quei pochi minuti ha percorso 4-500 metri».

Lo aveva già fatto in precedenza?

«Mai. Invece ora è riuscito ad aprire la porta di casa e anche il cancelletto spostando la levetta. È un bimbo molto forte».

Le ha detto dove voleva andare?

«Parla poco, anche se già conosce tutte le lettere dell’alfabeto e già sa contare da uno a dieci. Gli occhi però dicevano tutto, voleva solo riabbracciarmi, aveva bisogno del mio abbraccio. Abbiamo immaginato che volesse andare a scuola».

Ci sono genitori assai più sfortunati di lei, ricorda il caso di Angela Celentano? Aveva la stessa età di suo figlio quando scomparve sul Monte Faito.

«Non ho pensato al peggio, invece mio marito sì perché si sentono tante cose brutte in tv. Ma qui, soprattutto d’inverno, ci conosciamo tutti e c’è poca gente. Quando ho visto dalle telecamere che Gennaro si era allontanato da solo e non che qualcuno lo avesse preso è come se mi fossi tranquillizzata. Sapevo che prima o poi lo avremmo ritrovato, purtroppo abbiamo concentrato le ricerche dove pensavamo che fosse, vale a dire nell’area dove a volte lo portiamo a giocare. Invece ha fatto il sentiero opposto, per fortuna i carabinieri e i volontari me lo hanno riportato a casa».

Adesso suo figlio come sta?

«Sta giocando, credo abbia avuto un po’ di paura, ma adesso è tranquillo. È uscito con i calzini che utilizza quando è in casa, quindi ha qualche taglietto sotto i piedini perché ha percorso un sentiero nel bosco per arrivare dove è andato. Siamo stati più preoccupati per mio padre Franco perché quando ha saputo del ritrovamento, dopo che ha passato ore per cercare il suo nipotino, è svenuto. Alla fine le ambulanze che sono arrivate sono servite per mio padre, per fortuna adesso sta bene anche lui. Adesso siamo tutti rinati».

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Il Mattino