Nisida, rimossi 300 pneumatici dai fondali marini | Video

Attività di pulizia dei fondali a Nisida
Rimossi altri 300 pneumatici dai fondali marini e ripulita un'altra porzione dello specchio d'acqua antistante la costa di Nisida. Dopo la bonifica dello scorso anno...

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Rimossi altri 300 pneumatici dai fondali marini e ripulita un'altra porzione dello specchio d'acqua antistante la costa di Nisida. Dopo la bonifica dello scorso anno sono tornati in mare i volontari di Marevivo insieme a Guardia di finanza, Marina militare italiana, consorzio EcoTyre, con il supporto di  Epm servizi, ormeggio Sena, centro subacqueo Sant’Erasmo, Lega navale italiana, associazione subacquea Hyppocampus, società Install, Croce rossa italiana, Nucleo ambientale volontario, istituto Isform, istituto tecnico nautico Duca degli Abbruzzi.

 

«Grazie all'attrezzatura tecnologica messa a disposizione dalla Install, già ieri abbiamo ottenuto una mappatura dell'area sottomarina - spiega Carmine Esposito, delegato regionale Marevivo - attraverso cui sono state indivuduate le zone con maggiore criticità, ovviamente diverse rispetto a quelle dello scorso anno. Siamo soddisfatti anche perchè Marevivo, nelle acque che bagnano la costa campana, in due giorni ha messo in campo quattro pulizie dei fondali, sempre in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni di volotariato. E' un bel risultato». La giornata si inserisce nell’ambito del progetto europeo «Clean Up». Tra gli obiettivi principali, oltre all’effettiva rimozione del materiale, quello di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e della risorsa mare, troppo spesso maltrattata. «Abbiamo coinvolto studenti di istituti siperiori - affermano il tenente colonnello Salvatore Pitirollo e il luogotenente Nicola Riccio della guardia di finanza - perchè l'iniziativa ha soprattutto uno scopo didattico». A spiegare l'attività e l'importanza della salvaguardia dell'ecosistema marino ai ragazzi sono stati proprio gli uomini della Guardia di finanza insieme ai volontari di Marevivo.


Presenti anche i tecnici della Install che hanno continuato a usare le loro attrezzature per registrare le le attività. «Siamo stati lieti di aiutare i volontari - afferma Roberto Auditano, della società Install - perchè grazie alla mappatura dei fondali e ai dati forniti dal nostro side scan sonar hanno potuto agire in maniera più veloce ed efficace».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino