Noemi, Natale con tanti regali ma è necessario un nuovo intervento chirurgico

Noemi, Natale con tanti regali ma è necessario un nuovo intervento chirurgico
Tanti regali di amici, parenti, semplici conoscenti, gente del quartiere che ha tremato per lei. Sotto l'albero di Natale, tra le luci e le palline colorate, Noemi, la bimba...

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Tanti regali di amici, parenti, semplici conoscenti, gente del quartiere che ha tremato per lei. Sotto l'albero di Natale, tra le luci e le palline colorate, Noemi, la bimba ferita il 3 maggio scorso nell'agguato di piazza Nazionale, ha trovato giocattoli di ogni tipo e soprattutto le bambole che le piacciono tanto, le Lol, a dimostrazione di una solidarietà che non scema e che si è manifestata con forza quando era ricoverata al Santobono: un muro dell'ospedale si riempì di disegni, pupazzi, messaggi di incoraggiamento per la bimba e per la sua famiglia.


Ma le feste hanno portato anche una grande preoccupazione per i suoi genitori, Fabio e Tania: la piccola, che ancora porta il busto ortopedico, probabilmente dovrà essere di nuovo operata per rimettere a posto le due vertebre colpite dal proiettile che ha rischiato di ucciderla.
 
«Ancora una volta ci è stata dimostrata tanto affetto e vicinanza - spiega Fabio, il padre di Noemi - sono arrivate tanti doni per la mia piccola e di questo ringraziamo tutti. A gennaio ci sarà anche più chiara la situazione dal punto di vista sanitario». Il proiettile, che ha colpito prima la nonna e poi la bambina, le ha attraversato il polmone arrivando alle vertebre, frantumandone una e lesionandone un'altra. La bimba è rimasta per più di una settimana tra la vita e la morte. Ma adesso, fortunatamente, tutto questo è alle spalle e anche per la sua famiglia i giorni passati in ospedale a vegliarla mentre era in coma sono solo un brutto incubo. I problemi ancora da affrontare non sono drammatici come quelli già superati. Resta l'affetto della città per una bambina che è diventata anche un simbolo di ribellione al male e di possibile rinascita.

Qualche giorno prima di Natale Noemi e i suoi genitori hanno incontrato, informalmente e discretamente, il sindaco Luigi de Magistris e un gruppo di assessori (tra gli altri Alessandra Clemente che dal primo momento segue la situazione della piccola) e le è stata consegnata una busta con tanti giocattoli. A novembre, invece, la bimba ha visto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un colloquio molto affettuoso.
 

Ma il regalo forse più gradito era arrivato in estate, quando una delegazione di carabinieri in borghese le hanno consegnato una macchinina a misura di bambino: Noemi si diverte molto a passeggiarci. «La piccola ha trascorso un Natale sereno con la sua famiglia - spiega il nonno Alessandro - certo ci sono ancora tanti problemi da affrontare, ma fortunatamente il peggio è passato». La bambina, la sorellina e i genitori, passeranno San Silvestro con i nonni: «Spero che non si spaventi nel sentire i fuochi di artificio. Recentemente abbiamo festeggiato un compleanno e quando abbiamo stappato lo spumante lei ha abbracciato il padre e ha esclamato spaventata: No, la botta no. Adesso speriamo che non si impaurisca. Ma questo è il primo capodanno dopo la tragedia sfiorata e non sappiamo come reagirà». Non sarà facile superare il trauma né per Noemi, né per i suoi genitori, né per i nonni testimoni dell'agguato. Nonna Immacolata (che è sempre stata rappresentata dall'avvocato Angelo Pisani) ha rischiato anche lei la vita: un proiettile l'ha colpita alla gamba prima di raggiungere la nipotina. E a ottobre la bimba, che prima dell'agguato frequentava l'asilo, non è tornata in classe: il busto le rende difficili alcuni movimenti e soprattutto il rischio di una spinta o di una caduta accidentale è sembrato troppo alto ai suoi familiari. Quindi, almeno per il momento, trascorre le giornate con la mamma e con la sorellina più piccola. Il futuro resta ancora un po' incerto, ma avere un futuro è comunque una grande conquista. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino