Nola, interventi chirurgici in contemporanea: salvati due pazienti ad alto rischio

A operare i chirurghi della cardiologia del Santa Maria della Pietà

L'ospedale di Nola
Quattordici dispositivi cardiaci salvavita impiantati in un anno, nonostante l'ospedale di Nola sia dotato di una sola sala di emodinamica e di una soltanto di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Quattordici dispositivi cardiaci salvavita impiantati in un anno, nonostante l'ospedale di Nola sia dotato di una sola sala di emodinamica e di una soltanto di elettrofisiologia. Sono i dati che emergono dal lavoro del reparto di cardiologia del Santa Maria della Pietà, presidio che è punto di riferimento per un territorio che conta 600 mila abitanti, con percentuali di patologie legate all'apparato cardiocircolatorio tra le più elevate della Campania.

Il tutto, nonostante la cronica carenza di personale e le lacune strutturali che alimentano la migrazione sanitaria verso altre strutture non solo da parte dei pazienti ma anche dei camici bianchi. L'altro giorno di pompe cardiache ne sono state addirittura impiantate due in contemporanea: l'unico modo per strappare alla morte altrettanti pazienti ad altissimo rischio. «Evento straordinario - commenta il responsabile dell'emodinamica Michele Capasso - reso possibile grazie all'intervento di tutti ed alla capacità organizzativa del primario del reparto di cardiologia Luigi Caliendo. Con il nostro impegno cerchiamo di migliorare l'assistenza e di dare risposte alla domanda di salute dei cittadini. Basti pensare che nel 2022 siamo riusciti ad effettuare 200 angioplastiche primarie e 1279 interventi in emodinamica a fronte degli 800 del 2019».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino