Ha abusato di una bimba di tre anni. Per questo, un giovane di 24 anni, è stato arrestato. Il givoane era in una casa insieme anche ad altre persone, poi rimasto solo in...
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La vittima l'ha 'individuata' in una casa dove si trovava insieme ad altre persone. Qualcuno avrebbe visto l'abuso e avrebbe raccontato la violenza ai militari. È un bollettino quotidiano, ormai, quello degli abusi sui minori. Solo ieri, tra Salerno e provincia, sono venuti alla luce due casi: le vittime hanno solo 14 e 13 anni. In un caso gli abusi si sono protratti per quasi un anno, anche con la minaccia di una pistola. In un altro caso la ragazzina è stata costretta a subire abusi anche alla presenza di un'altra coetanea.
Pedofili che, dunque, agiscono con le minacce ma anche con l'offerta di soldi o regali. Mostri che raggiungono le loro vittime nei più diversi modi: attraverso i social, negli ambiti familiari. Questa volta, nel caso di Nola, non sembra esserci alcun legame tra il pedofilo e la piccola; difficile stabilire se l'uomo lo abbia già fatto altre volte. «Stiamo superando ogni limite di orrore e di violenza come testimonia la ripugnante vicenda che arriva dalla provincia di Napoli, dove una bimba di tre anni è stata violentata da un mostro - dice su Facebook il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli - Davanti ad una simile bestialità anche la pena della castrazione chirurgica sembra poco e in ogni caso un pervertito, che arriva a mettere le mani su una bimba di tre anni, non potrà mai essere rimesso in circolazione e non dovrà mai rivedere la luce del sole. Per questi mostri pedofili serve il fine pena mai».
Intanto le indagini scaturite da una confidenza raccolta dai militari a seguito dell'intervento di una pattuglia dei carabinieri di Nola, hanno consentito di delineare quello che la Procura definisce «un grave, univoco e concordante quadro indiziario a carico della persona indagata».
Il Mattino