Napoli, la collezione Bonelli racconta Materdei: «Non c'è solo il tabaccaio fuggito col biglietto»

Napoli, la collezione Bonelli racconta Materdei: «Non c'è solo il tabaccaio fuggito col biglietto»
Dai famosi bidet “a forma di chitarra”, alle divise storiche e dai documenti del Banco di Napoli alle fotografie storiche visibili al microscopio. C’è...

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Dai famosi bidet “a forma di chitarra”, alle divise storiche e dai documenti del Banco di Napoli alle fotografie storiche visibili al microscopio. C’è questo e tanto altro nella collezione Bonelli esposta all’interno della “casa dello scugnizzo”. Un piccolo tesoro composto da oltre 10mila oggetti, per almeno venti aree tematiche, che raccontano della storia recente della città di Napoli. Un museo cittadino che si arricchisce di giorno in giorno attraverso la passione e l’intraprendenza del suo fondatore: Gaetano Bonelli. Un collezionista che negli ultimi trent’anni ha acquistato e recuperato, anche tra i banchi dei mercatini rionali, documenti e testimonianze del passato. Frammenti di quella Napoli a cavallo degli ultimi sue secoli che oggi tornano a disposizione di tutti, nel cuore del quartiere di Materdei.


«Qui non c’è solo la storia del tabaccaio fuggito con il biglietto vincente - afferma Bonelli - ma tanto altro. Ci sono le vicende e le peculiarità di Napoli e della sua storia. C’è la passione per una città che sto cercando di far rivivere attraverso testimonianze e documenti unici. Ci sono i bidet ed i primi water che sono passati alla storia durante l’unità d’Italia e che vennero catalogati come “strani oggetti a forma di chitarra”. Questa collezione va vista e vissuta. Bisogna contemplarla per rivivere attimi di quella città e di quella società che tutto il mondo riconosce come “la bella Napoli».

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Il Mattino