Il consigliere regionale del M5s Valeria Ciarambino denuncia di essere venuta in possesso di un audio in cui un dirigente dell'Asl Napoli 1 intimerebbe ai dipendenti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Era evidente - spiega in una nota - e l'abbiamo puntualmente denunciato, che i casi di formiche su pazienti intubate, di topi in corsia, di medici morti per tubercolosi contratti in strutture dove i malati di patologie infettive non sono isolati, di bagni di ospedali ridotti a ricettacolo di residui di materiale sanitario usato, di nosocomi che cadono a pezzi e pioggia nei reparti, fossero solo la punta di un iceberg.
«Un vocale - sottolinea Ciarambino - che conferma come la sanità in Campania sia gestita attraverso squallidi personaggi senza scrupoli né competenze, che si prestano ad essere le pedine di un gioco malato nelle mani di un unico manipolatore, il governatore Vincenzo De Luca. Il servizio delle Iene andato in onda ieri - aggiunge Ciarambino - è la sintesi di denunce che come Movimento 5 Stelle stiamo portando avanti da tre anni e mezzo. Dove i dipendenti del Dipartimento Prevenzione dell'azienda sanitaria più grande d'Italia, la Asl Napoli 1, ammettono che viene loro impedito di fare i controlli, pena il licenziamento. Perché se i controlli venissero fatti, si scoprirebbe che tutti gli ospedali di questa Asl andrebbero chiusi per assenza dei requisiti e degli standard minimi di igiene e sicurezza. Requisiti che sarebbero rispettati se solo fosse stato investito il miliardo e 700 milioni di fondi già stanziati nel piano di investimenti per le infrastrutture sanitarie, ma di cui, per palese incapacità progettuale, è stato speso appena un terzo. Tutto insabbiato - conclude - in un sistema costruito affinché nessuno denunci o controlli, in quanto chi dovrebbe controllare è stato nominato secondo logiche clientelari e per questo non si metterà mai contro chi lo ha nominato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino