Numeri verdi Covid, nessuna risposta: l'odissea dei malati di Napoli al telefono

Numeri verdi Covid, nessuna risposta: l'odissea dei malati di Napoli al telefono
Migliaia di squilli a vuoto o voci registrate che si scusano «per il disagio» e informano che «tutti gli operatori sono al momento occupati». Se ci si...

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Migliaia di squilli a vuoto o voci registrate che si scusano «per il disagio» e informano che «tutti gli operatori sono al momento occupati». Se ci si sveglia con una linea di febbre e si cerca assistenza sanitaria telefonica, la giornata si trasforma in un'odissea di centralini in tilt, numeri «non validi» e ore d'attesa per una risposta che non arriverà. Dal numero verde istituito dalla Regione a febbraio (800909699), «per fornire ai cittadini informazioni sul coronavirus» agli studi medici, dal centralino dell'Asl Napoli 1 alla Guardia Medica. Zero risposte. In tilt anche il numero verde 800814818 attivato dalla Regione per i tamponi di prof e alunni in vista della ripresa parziale delle lezioni del 24 novembre.

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Purtroppo il medico di base non fa studio, né risponde al cellulare. Il primo passo, dunque, lo illustrano i motori di ricerca. Su Google, se si digita Asl, campeggia subito la scritta Informazioni di sicurezza sul Covid-19: se non ti senti bene, segui le indicazioni delle autorità sanitarie locali. Fonte: Organizzazione mondiale della Sanità. Il secondo passo, dunque, è il numero verde, che appare tuttora consigliato sia sul sito del Comune sia su quello della Asl. La telefonata parte alle 12.49, la risposta invece non arriva mai: «Tutti gli operatori sono momentaneamente occupati, la sua chiamata sarà gestita dal primo operatore disponibile», risponde una voce registrata maschile. Poi nessun segnale. Seguono solo tantissimi squilli, per un quarto d'ora circa. Una volta fallito il primo tentativo con il numero verde, alle 13.04 parte la telefonata al centralino dell'Asl Napoli 1, che appare indicizzato a destra dello schermo su Google come primo risultato anche quando si cerca Usca Napoli. «La invitiamo a rimanere in attesa per non perdere la priorità acquisita», recita la voce registrata, stavolta femminile. Segue un jingle ritmato. Dopo un minuto arriva l'avviso: «Ci scusiamo per l'attesa, gli operatori sono ancora occupati». La frase viene ripetuta un paio di volte. Alle 13.06 il centralino stacca la chiamata: «Ci scusiamo per l'attesa - ripete la voce - ma gli operatori sono ancora occupati. La invitiamo a richiamarci, buona giornata». Anche i numeri interni del centro operativo risultano occupati, a pranzo e intorno alle 18. 

Non va meglio nel primo pomeriggio, con 2 recapiti di guardie mediche napoletane del servizio di continuità di assistenza, il cui numero si trova sul web attraverso un portale specifico per assistenza sanitaria. Solo squilli a vuoto. Quanto ai medici di base, diversi numeri ben indicizzati online risultano «non validi». Senza la presunzione di fornire una statistica inappellabile, né di attaccare una categoria in cui tanti si sforzano in prima linea contro il Covid, dei 6 studi contattati ieri tramite numeri fissi trovati sul web, il primo squilla a vuoto, il secondo non squilla proprio e il terzo e il quarto non sono «validi», benché uno dei due risulti aperto «24 ore su 24» e l'altro «aperto» al momento della chiamata. Al quinto numero qualcuno risponde, ma «il dottore non fa studio nel pomeriggio». Il numero del sesto studio, anch'esso aperto secondo Google, «non è corretto». È di ieri un'indagine della Codacons (che ha coinvolto 16 città italiane, tra cui Napoli) da cui è emerso che «nel 41% dei casi le telefonate ai medici, pur effettuate negli orari di apertura degli studi, hanno avuto esito negativo». 

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Stesso copione. Alle 16.12 parte una seconda telefonata al numero verde della Regione. Dopo l'avviso degli «operatori occupati» e 29 minuti di silenzio, arriva una speranza: «La sua chiamata sarà la prossima ad essere gestita», dice all'improvviso la ormai nota voce registrata. Alle 16.55, però, il telefono squilla ancora a vuoto. Alle 17.13, superata l'ora di squilli senza alcun segnale di risposta, desistiamo sconfitti. Non risponde neppure il centralino dell'Asl alle 17.54. E nessun segnale nemmeno dal numero verde dei tamponi per la scuola, chiamato ieri alle 16.53.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino