Nuovi alberi nel bene confiscato ai clan: iniziativa Legambiente e Libera all’ombra del Vesuvio

Nuovi alberi nel bene confiscato ai clan: iniziativa Legambiente e Libera all’ombra del Vesuvio
Tre milioni di alberi in tutta la Campania nel giro di cinque anni, con priorità all’area metropolitana di Napoli, dove il verde spesso latita. Da Ottaviano, nel...

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Tre milioni di alberi in tutta la Campania nel giro di cinque anni, con priorità all’area metropolitana di Napoli, dove il verde spesso latita. Da Ottaviano, nel cuore del Parco nazionale del Vesuvio e a due passi da Palazzo Mediceo, Legambiente, Libera, Zero Waste, Wwf, Let’do it e Slow Food lanciano la loro campagna ambientalista, con il coinvolgimento dei Comuni e delle scuole. E infatti, presso l’Osservatorio Ambiente e Legalità, bene confiscato alla camorra, i protagonisti sono stati gli alunni dell’istituto comprensivo di San Gennarello e della “Mimmo Beneventano”: sono stati loro, insieme ai volontari delle associazioni coinvolte a piantare decine di alberi, dedicandole a vittime innocenti della criminalità. Aceri, lecci, carrubi e molte altre specie della macchia mediterranea sono state piantate nell’orto della legalità, alla presenza, tra gli altri, di Rosalba Beneventano, sorella del consigliere Mimmo che nel 1980 fu ucciso dalla camorra. Una festa per i ragazzi, che coincide con quella dell’Albero, e che ha visto al centro la valorizzazione del territorio intorno al Vesuvio: ieri identiche manifestazioni si sono tenute a Striano (coinvolto l’Isis diretto dal preside Rosario Cozzolino) e a Terzigno.  Prossimi appuntamenti a Trecase e Massa di Somma.

 

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Il Mattino