Nuovo impianto rifiuti a Giugliano, i sindaci si riuniscono per fare ricorso

Il Comitato Kosmos
Resta alta l’attenzione sull’allarme ambientale. L’area giuglianese continua ad essere vittima di un male che la sta logorando. Ua terra che un tempo era...

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Resta alta l’attenzione sull’allarme ambientale. L’area giuglianese continua ad essere vittima di un male che la sta logorando. Ua terra che un tempo era sinonimo di fertilità, oggi viene associata solo a cattivi odori e rifiuti. Ieri, presso il Comune di Giugliano, si è riunita la consulta permanente intercomunale ed interistituzionale. Solo poche ore prima, la fascia tricolore di Qualiano Raffaele De Leonardis aveva annunciato: «Abbiamo presentato appello con istanza di sospensiva al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che il 15.12.2021 ha rigettato il nostro ricorso dando il via libera alla costruzione di un nuovo impianto rifiuti nella ex centrale Turbogas a Ponte Riccio, Giugliano. L'impianto verrebbe dedicato allo smaltimento delle ecoballe che provengono da Taverna del Re».

Anche il Comitato Kosmos continua la sua battaglia in favore della tutela ambientale. Pasquale Pennacchio, rappresentante del gruppo di attivisti, ha anticipato: «A breve, partirà anche il nostro ricorso. Noi ci crediamo, desideriamo che la sentenza venga ribaltata. Seppur non dovesse andare in questa direzione, ci auguriamo una rielaborazione legislativa e un monito da parte del Consiglio di Stato soprattutto dopo quanto evidenziato dall’istituto superiore di Sanità e dalla Procura. Bisogna procedere con la bonifica e fermare nuovi impianti in un territorio già saturo». 

Il gruppo è costituito da giovani che sono decisi a lottare, come spiega Pennacchio: «Da cittadino vivo il dramma perché i roghi sono ripresi. Dopo una pausa estiva con un’attenuazione del fenomeno, sono ricominciati. Vanno ad influire su una condizione di disagio permanente. Anche i miasmi continuano. Vivo l’allarme quotidiano ed è disarmante. Cerchiamo di far sentire la nostra presenza e la nostra voce anche con la mobilitazione». 

Il Comitato, nella giornata di ieri, ha partecipato al vertice della Consulta: «Qualcosa si muove. La mia sensazione è positiva, siamo soddisfatti. Ricordo che è stato sottoscritto un documento da quasi venti sindaci con una serie indicazioni generali allo scopo di invertire la rotta. Questo è stato posto all’attenzione degli organi regionali e nazionali. Adesso bisogna renderlo operativo. Prima di qualsiasi intervento di ampliamento della lavorazione del ciclo dei rifiuti, bisogna considerare il tema della ristrutturazione ecologica. Lavoreremo in questa direzione. Prepareremo un altro documento con proposte ancora più operative. Vogliamo realizzare una sorta di laboratorio che possa essere da esempio ai territori che come noi vivono il disastro ambientale». 

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Il Mattino