Obbligo di ritirare i figli a scuola, è subito caos davanti alla scuola media del Vomero

Genitori in subbuglio all’esterno della scuola media Amedeo Maiuri, a Napoli. È uno dei primi effetti della sentenza 21593/17 della Corte di Cassazione, che prevede...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Genitori in subbuglio all’esterno della scuola media Amedeo Maiuri, a Napoli. È uno dei primi effetti della sentenza 21593/17 della Corte di Cassazione, che prevede all’esterno delle scuole la presenza di un genitore, o di un familiare con delega, per prelevare i ragazzi sotto i 14 anni. A partire dalle 13.45 di questa mattina, i familiari hanno affrontato il primo giorno di obbligo accalcati all’uscita dell’istituto comprensivo Amedeo Maiuri. Una folla composta da padri, madri, nonni e zii, ha effettuato il riconoscimento alla presenza dei collaboratori per prelevare finalmente il proprio bambino. Alcune mamme infuriate raccontano di aver chiesto di incontrare la preside, in quel momento assente, altre, avvilite dal caos che si era creato, hanno pensato di chiamare la polizia. Gli alunni sono stati smistati attraverso tre diversi punti d’uscita: la porta laterale della palestra, l’ingresso principale e una terza porta all’interno di un condominio adiacente, attraverso le scale di emergenza per poi essere accompagnati fino all’ingresso carrabile.

 
«Ho dovuto fare lo slalom tra i motorini per recuperare mio figlio all’interno del parco. Una situazione di panico, oltre che pericolosa - dichiara uno dei genitori - Stiamo parlando di circa 400 ragazzi, se si verificasse un terremoto in un momento del genere cosa accadrebbe?». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino