Omicidio a Napoli, l'uomo ucciso a Fuorigrotta era il nipote del boss Troncone

Omicidio a Napoli, l'uomo ucciso a Fuorigrotta era il nipote del boss Troncone
Un omicidio che rischia di gettare l’intera periferia occidentale di Napoli in un vortice di violenza. È questo uno dei primi commenti rilasciati dagli investigatori...

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Un omicidio che rischia di gettare l’intera periferia occidentale di Napoli in un vortice di violenza. È questo uno dei primi commenti rilasciati dagli investigatori sulla morte di Andrea Merolla, il 30enne ammazzato in via Caio Duilio mercoledì sera. Un delitto eccellente, spiegano, perché la vittima era il nipote di Vitale Troncone, boss che da anni controlla una porzione di Fuorigrotta.

L’agguato, secondo una prima ricostruzione, sarebbe avvenuto poco dopo le 21. Merolla, in sella al suo scooter, stava percorrendo il quartiere quando, arrivato all’incrocio con via Lala, è stato raggiunto e affiancato dai sicari che hanno, immediatamente, aperto il fuoco. Inutile il tentativo della vittima di sottrarsi alla furia del commando riparandosi dietro le colonnine di un distributore di benzina. 

Gravemente ferito dopo che i killer si erano allontanati, Merolla è stato trasportato da alcuni passanti all’ospedale San Paolo dove, un paio di ore dopo il suo arrivo, è deceduto a causa della gravità delle ferite riportate.

Sul luogo dell’omicidio, nel frattempo, sono arrivati gli investigatori che, dopo aver cinturato la zona, hanno proceduto ai rilievi del caso. Almeno cinque i colpi sparati dai sicari che, verosimilmente, hanno utilizzato un’arma semiautomatica. Fondamentali, per il prosieguo delle indagini, potranno rivelarsi i filmati delle telecamere di sicurezza presenti sul luogo dell’agguato, a cominciare da quelli registrati dalla videosorveglianza della pompa di benzina dove Merolla ha cercato riparo. 

Dagli accertamenti sul conto della vittima, oltre a scoprire il suo legame di parentela con il boss Troncone, gli investigatori hanno rilevato anche che Merolla era stato, in passato, legato a Maurizio Lutricuso, ucciso nel 2014 dinanzi a una discoteca di Pozzuoli per aver negato una sigaretta a un giovanissimo ras della paranza dei bambini. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, la morte di Merolla sarebbe da collocare nel turbolento scenario criminale della periferia occidentale.

In particolare, questa l’ipotesi al momento più accreditata, l’agguato mortale sarebbe una risposta a un altro, clamoroso, fatto di sangue, l’omicidio di Antonio Volpe, vecchio ras di Fuorigrotta ammazzato nel marzo scorso in via Leopardi da killer ancora senza volto. Non a caso, in cima alla lista dei sospettati, c’era proprio il sodalizio Troncone. L’arma utilizzata, infatti, fu recuperata dagli investigatori all’interno del giardino di un’abitazione di via Brigata Bologna, area considerata sotto il controllo diretto della cosca.

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Il Mattino