Chiedeva il pizzo nel quartiere Pianura di Napoli, Francesco Balestrieri, però senza avere l'autorizzazione dei due reggenti del clan Marfella e per questo motivo,...
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Grazie ai collaboratori di giustizia è stato possibile delineare tutti i ruoli svolti dagli arrestati in occasione dell'assassinio, anche quello di alcuni compartecipi come Raffaele Dello Iacono, occupatosi, su precisa disposizione di Salvatore Marfella, di consegnare a Giuseppe Foglia e a Emanuele Bracale, le armi utilizzate per commettere l'omicidio; Giuseppe Foglia, Emanuele Bracale e Antonio Campagna, detto Sasà, invece sono ritenuti i componenti del gruppo di fuoco, suddivisi in una precisa ripartizione dei compiti e, precisamente: Campagna fu l'autista dell'autovettura su cui i tre viaggiavano e con la quale hanno poi speronato il ciclomotore su cui viaggiava la vittima facendola cadere. Giuseppe Foglia e Emanuele Bracale, subito dopo la collisione, scesi dalla vettura, spararono numerosi colpi di pistola calibro 9 contro la vittima, uccidendola. Lorenzo Carillo, incaricato proprio da Pesce, si occupò infine di recuperare con un'altra auto, due killer, per poi portarli lontano dal luogo del delitto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino