Napoli. Omicidio Christopher, chiesta la conferma della condanna a 30 anni per l'amico

Napoli. Omicidio Christopher, chiesta la conferma della condanna a 30 anni per l'amico
Chiesta in Appello la conferma della condanna a 30 anni di reclusione per Fabio Furlan, il giovane accusato di aver ucciso il suo miglior amico, Christopher Oliva (lo studente di...

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Chiesta in Appello la conferma della condanna a 30 anni di reclusione per Fabio Furlan, il giovane accusato di aver ucciso il suo miglior amico, Christopher Oliva (lo studente di 19 anni scomparso in circostanze misteriose) e di averne occultato il cadavere. A inizio udienza, davanti ai giudici della terza sezione della Corte d’Assise d’Appello, Furlan ha letto una dichiarazione, una sorta di memoria per ribadire la sua versione, respingere le accuse, negare alcune circostanze emerse nel primo processo ed evidenziare quelle che a suo dire sono i punti deboli della ricostruzione accusatoria: la mancanza del cadavere e l’incertezza sul movente.




Sono due i possibili perché all’omicidio di Christopher ipotizzati dagli inquirenti: la passione per Federica, la ex di Christopher, e una piantagione di canapa da cui i due ragazzi ricavavano erba da vendere nella loro cerchia di amici e ad alcuni studenti. La conferma della condanna di primo grado per Furlan è stata chiesta anche dai legali di parte civile che assistono i familiari di Christopher, gli avvocati Paolo Stravino e Valerio De Maio. Si torna in aula a fine mese per le discussioni degli avvocati del collegio difensivo.
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Il Mattino