Faceva il barbiere ed era estraneo alla camorra. Aveva parentele scomode, decisamente pericolose, specie in un ambiente difficile come la periferia occidentale di Napoli. È...
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Bastarono pochi attimi per simulare una rapina e compiere l’omicidio contro un uomo indifeso: entrarono nel locale, chiesero i soldi e ammazzarono a sangue freddo un uomo che aveva scelto di vivere onestamente, grazie al lavoro di barbiere. Poi i killer si rivolsero al cliente e lo intimidirono: se parli farai la stessa fine, ricordati che questa è una rapina...
Un modo per imbrogliare le acque, per depistare le indagini e per chiudere i conti: l’omicidio di Menale cadde dopo il delitto di Fortunato Sorianiello, figlio del presunto boss locale. Una vicenda ricostruita dai pm anticamorra Maria Sepe e Francesco De Falco, sotto il coordinamento dell’aggiunto Rosa Volpe, che hanno arrestato Giuseppe Mazzaccaro, alias Peppe 99, cognato del boss Sorianiello è ritenuto mandante del delitto del giovane barbiere, al termine delle indagini della squadra mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini.
Ma gli uomini della polizia di Stato hanno dato esecuzione anche a un'altra ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Isabella Iaselli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, che si sarebbero resi autori di due distinte vicende estorsive, entrambe finalizzate a ottenere un ingiusto profitto sul ricavato di truffe online effettuate tramite giochi e scommesse.
Il Mattino