Omofobia a Napoli: a Scampia insulti, sputi e cicche addosso a Simone

L'ennesima vittima di episodi omofobici denuncia l'aggressione con il sostegno dell'Arcigay di Napoli

Foto di Adrian Swancar su Unsplash
Risale a ieri 29 marzo l’ennesima aggressione omofoba consumatasi nei confini di Napoli, in particolare a Scampia. La vittima è Simone, 23 anni, appena uscito dal...

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Risale a ieri 29 marzo l’ennesima aggressione omofoba consumatasi nei confini di Napoli, in particolare a Scampia. La vittima è Simone, 23 anni, appena uscito dal supermercato, viene avvicinato e aggredito da due ragazzi. L’episodio dura venti minuti circa, venti minuti di umiliazione, violenza fisica e verbale.

«Mi hanno chiamato ‘ricchiò’ – racconta Simone – poi sono iniziati gli sputi e le cicche di sigarette spente addosso». Simone, già vittima di altri episodi omofobi, ha trovato il coraggio di filmare i due aggressori e si dichiara adesso pronto a denunciare i responsabili, anche tramite il sostegno dall’associazione Arcigay Napoli.

L'aggressione subita da Simone è solo l'ultimo di una serie di attacchi omofobi che avviene nel paese, evidenziando l'urgente necessità di azioni concrete da parte delle istituzioni. In Italia, infatti, dopo il rifiuto del disegno di legge Zan, non esistono regolamentazioni specifiche atte a punire discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. La mancanza di leggi specifiche lascia le persone LGBT+ in una condizione di vulnerabilità e impunità per chi commette atti di odio nei loro confronti. La comunità LGBT+ e le organizzazioni che le sostengono chiedono da anni una normativa antidiscriminazione completa ed efficace.

 

 

 

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Il Mattino