Open Arms sbarca a Napoli: «È la capitale dell'accoglienza»

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«Siamo arrivati ieri con la Open Arms e attraccheremo a breve in porto a Napoli per organizzare la nuova missione in una città come Napoli che ci accoglie e ci...

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«Siamo arrivati ieri con la Open Arms e attraccheremo a breve in porto a Napoli per organizzare la nuova missione in una città come Napoli che ci accoglie e ci rappresenta per l'atteggiamento che ha nei confronti della dignità umana». Lo afferma Riccardo Gatti, comandante della Open Arms, che si trova al largo di Napoli. Il comandante della Ong è in città per partecipare alla giornata di studio «Politiche di migrazione e asilo, sfide e prospettive», organizzata dall'Università Orientale di Napoli.


«Faremo - spiega Gatti - dei piccoli lavori a bordo e rifornimenti, ci vorrà meno di una settimana. Napoli è un esempio come altre città europee come Barcellona, Berlino, Palermo, di rispetto della dignità umana. Anche se i discorsi di odio negli ultimi due anni sembra che abbiano avuto il sopravvento nell'opinione pubblica, noi abbiamo la dimostrazione che non è così, infatti lavoriamo solo con le donazioni private che ci arrivano e sappiamo che sono in tanti quelli che magari fanno poco rumore ma sostengono le nostre missioni, portando avanti la difesa dell'etica del vivere e del rispetto delle persone».

Gatti sottolinea l'importanza della giornata di studi accademici: «Negli ultimi anni - ha detto - siamo stati sotto l'attacco indiscriminato delle fake news, abbiamo assistito a una narrazione della realtà totalmente fuorviante, ma intanto diverse università si sono messe ad analizzare le migrazioni ma anche la posizione delle ong, visto che si è sempre detto che siamo un fattore attrazione dell'immigrazione, ma invece è stato dimostrato che non c'è alcuna connessione tra noi e le partenze. L'università è una piattaforma da cui partono evidenti dati capillari e scientifici che si possono portare all'attenzione della politica anche se spesso l'ascolto di quello che emerge è difficile, viene messo da parte dalle politiche degli ultimi anni, ma fa emergere come il panorama non ha niente a che fare con l'emergenza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino