Nuovo capitolo nella vicenda dei lavoratori bengalesi che tre anni fa denunciarono la loro condizione di schiavitù in alcune fabbriche di Sant’Antimo, in provincia di...
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I passaporti furono sequestrati da Alim mentre i giovani immigrati, pagati circa 300 euro al mese, erano costretti a lavorare per 17-18 ore al giorno fino al sabato incluso, e persino la domenica dalle 7.30 alle 14 o alle 19 con le porte chiuse a chiave dall’esterno. Del caso si interessò l’Associazione antirazzista e interetnica 3 Febbraio, grazie al cui intervento gli operai trovarono il coraggio di denunciare gli sfruttatori che furono poi arrestati mentre le fabbriche furono poste sotto sequestro. Mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio, si svolgerà a Napoli l’incidente probatorio richiesto dal P.M. Dott. Maurizio De Marco della DDA, al fine di ottenere la testimonianza delle parti offese e cristallizzare le accuse in vista del futuro dibattimento e velocizzare i tempi del processo.
Con il sostegno dei loro difensori, gli avvocati Bruno Botti, Benedetta Piola Caselli, Amarilda Lici e Alessandro Del Piano, i lavoratori bengalesi saranno sentiti formalmente come testimoni davanti al GIP di Napoli dott.
Il Mattino