Napoli, operazione «Mare Sicuro»: 200 interventi e 16 morti in estate

Napoli, operazione «Mare Sicuro»: 200 interventi e 16 morti in estate
Il giorno 19 settembre si è conclusa l’operazione “Mare Sicuro 2021” che, in coerenza con le direttive emanate dal comando generale, è...

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Il giorno 19 settembre si è conclusa l’operazione “Mare Sicuro 2021” che, in coerenza con le direttive emanate dal comando generale, è stata prevalentemente finalizzata a  vigilare sullo svolgimento in sicurezza delle attività connesse all’uso del mare e delle coste durante la stagione estiva, mediante un preciso programma di prevenzione, sorveglianza e repressione di eventuali condotte illecite.

Precedentemente all’avvio dell’operazione, nel rispetto delle contingenti esigenze connesse all’emergenza epidemiologica nazionale, particolare attenzione è stata rivolta alla attività di formazione ed informazione dell’utenza che vive il mare ed i litorali per professione o passione.

La fase operativa è stata dedicata all’espletamento di missioni programmate che hanno visto impiegate 35 unità navali e circa 300 militari lungo coste e spiagge dell’intera regione. Nell’ambito della più ampia campagna “Mare Sicuro” sono state svolte le operazioni “Spiagge libere” ed “Acque libere”, su oltre 523 km di costa e 40.000 Kmq circa di mare, con l’obiettivo di garantire l’ordinata e legittima fruizione dei beni demaniali marittimi.

Tra i più rilevanti risultati di tali operazioni possiamo citare il sequestro di un’area marittima di circa 20.000 mq, occupata abusivamente con 50 corpi morti in cemento armato utilizzati per l’ormeggio di unità da diporto alla fonda in località Napoli Mergellina. I controlli sono stati indirizzati anche a verificare la presenza, l’idoneità e l’efficienza dei mezzi di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza a bordo delle unità da diporto. Particolare attenzione è stata prestata alle verifiche sulle unità naviganti sotto costa, al fine di prevenire e reprimere comportamenti imprudenti ed illeciti. Di rilievo le operazioni condotte per combattere il fenomeno della navigazione all’interno delle aree marine protette ed, in particolare, nelle zone di riserva integrale.

Fra le attività di polizia, meritano di essere menzionate le numerose operazioni a tutela dell’ambiente e quelle per assicurare le attività di vigilanza utili a garantire la cornice di scurezza dei tanti eventi realizzatisi in mare. Tra le attività di maggior rilievo, da segnalare anche quella che ha visto l’impiego del personale del 2° nucleo sub della guardia costiera ed ha portato alla rimozione/recupero di cosiddette “reti fantasma” per un totale di circa una tonnellata di materiale.

In merito specificatamente alle attività di ricerca e soccorso in mare può affermarsi che la costante presenza di mezzi navali del corpo in servizio di vigilanza, gli addestramenti specifici e la dedizione di tutto il personale hanno consentito di offrire una risposta operativa di assoluto rilievo.

Il totale degli interventi di assistenza e soccorso, coordinati dalle sale operative dei comandi che insistono nel territorio della Direzione Marittima della Campania, è di circa 200, tutti risolti con successo.

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 Purtroppo debbono annoverarsi anche 16 decessi i quali, nella quasi totalità dei casi, sono stati ricondotti ad improvvisi e fulminanti malori sulla spiaggia o in mare e per loro natura non hanno consentito alcun intervento efficace dei sanitari. Elemento che rafforza la necessità di proseguire nella attività di sensibilizzazione all’estrema prudenza anche, e soprattutto, in favore dei c.d soggetti più fragili.

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Il Mattino