Ordigno bellico trovato in mare, fatto brillare a Capo Miseno

Ordigno bellico trovato in mare, fatto brillare dai sommozzatori della Marina Militare a Miseno
Le operazioni risalgono ai primi di luglio, quando  dopo una segnalazione, un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato recuperato e...

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Le operazioni risalgono ai primi di luglio, quando  dopo una segnalazione, un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stato recuperato e fatto esplodere in sicurezza a 18 metri di profondità e  a due miglia a Sud est di Capo Miseno, una zona conosciuta come la “secca di Miseno”, lontana dalle rotte di traghetti e diportisti.

«Qualche anno fà denunciamo la presenza di questa pericolosa mina anti nave e numerosi cluster alla capitaneria e Marina Militare, in questi giorni è stata fatta brillare. Lo scoppio è avvenuto, prestando la massima attenzione alla salvaguardia della fauna » ha annunciato, con tanto di foto e video, la conclusione delle operazioni , il sub professionista Franco Salvatore Ruggiero.

Già in passato sul fondale della linea di costa, che va dal porto di Pozzuoli fino a Capo Miseno, sono stati ritrovati numerosi ordigni bellici inesplosi, a causa dei ripetuti bombardamenti tedeschi ed anglo americani avvenuti nel corso della seconda guerra mondiale. Le coste flegree, in particolare, rappresentavano un obiettivo strategico per la presenza dei cantieri Armstrong, vero e proprio arsenale della Marina Militare Italiana. 

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Il Mattino