Orto di Ponticelli, raccolta fondi per riparare i danni dei vandali

Orto di Ponticelli, raccolta fondi per riparare i danni dei vandali
Impianto idrico e gazebo da riparare, alberi da ripiantare e terrazze da rimettere in sesto. Dopo i furti e i pesanti danneggiamenti registrati nell'orto urbano di Ponticelli,...

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Impianto idrico e gazebo da riparare, alberi da ripiantare e terrazze da rimettere in sesto. Dopo i furti e i pesanti danneggiamenti registrati nell'orto urbano di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, la comunità di volontari fa appello ai residenti e ai tanti sostenitori per attrezzare nuovamente gli spazi e far tornare il decoro.

In campo la cooperativa sociale Sepofà che ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma BuonaCausa.org proprio per sostenere la realtà nata cinque anni fa nel parco comunale 'fratelli De Filippo' di via Maria Malibran. L'orto urbano - avviato dal dipartimento dipendenze dell'Asl Napoli 1 e gestito dal centro diurno Lilliput e dalla comunità di ortolani - ha subito diversi atti vandalici nel corso delle ultime settimane: il taglio dell'impianto idrico, lo sradicamento di alcune piante, il furto di numerosi utensili. Con i fondi che si raccoglieranno si provvederà alla piantumazione di nuovi alberi e delle piante aromatiche divelte e si sosterrà l'acquisto di tubi e altri oggetti per irrigare le numerose terrazze coltivate con ortaggi di stagione e nel rispetto dell’ambiente.

«L'orto sociale di Ponticelli è un luogo preziosissimo per il territorio di Napoli Est, un'oasi di circa 200 terrazze curate da cittadini, associazioni, parrocchie e scuole in cui trovano benessere, attraverso l'ortoterapia, i ragazzi e ragazze del centro diurno Lilliput: i bambini affetti da autismo e pazienti del centro di salute mentale, i migranti richiedenti asilo politico dell'associazione Less, gli alunni delle scuole e semplici cittadini, per lo più pensionati e famiglie che mangiano prodotti del proprio raccolto», spiega la socia della cooperativa Sepofà, Deborah Divertito. «Tutto questo è continuamente sotto attacco da parte di piccoli gruppi di vandali e criminali che avrebbero voluto lasciare il degrado in un luogo, bene comune, diventato presidio di legalità e cittadinanza attiva. Il Sepofà, realtà che agisce per la promozione dei valori positivi esistenti su questa parte di città, ha voluto concretamente sostenere l'orto sociale e chiede a tutti di fare lo stesso», evidenzia Divertito.

«L'orto è un progetto a cui teniamo molto: l'istituzione ASL che si prende cura della salute dei cittadini e accoglie i più fragili attraverso la costruzione di una comunità è una buona prassi da esportare, ma in questo contesto i sogni si realizzano con difficoltà e allora abbiamo bisogno di un sostengo. Perciò ringraziamo la cooperativa Sepofà per questa iniziativa e invitiamo ad una forte partecipazione», aggiunge la dottoressa Anna Ascione, responsabile del centro diurno Lilliput.

Anziani, studenti, associazioni e intere famiglie da tempo hanno in cura lo spazio interno al bene pubblico di Ponticelli. Una vera e propria comunità che, in tanti anni di lavoro, ha riportato la bellezza dove un tempo c'erano soltanto rifiuti e degrado grazie a un percorso di crescita personale e collettiva e alla voglia di riappropriarsi di un'area del quartiere di Napoli Est prima trascurata e poi diventata luogo di aggregazione. Un laboratorio a cielo aperto che, negli ultimi mesi, ha dovuto difendersi dalla mano di teppisti e delinquenti. Accanto a loro i cittadini che, già in poche ore di raccolta, non hanno fatto mancare solidarietà e vicinanza.

La causa è raggiungibile al link: https://buonacausa.org/cause/sosteniamo-l-orto-di-ponticelli



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Il Mattino