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Inizia oggi la prima tranche di lavori di ristrutturazione del pronto soccorso del Cardarelli. Si tratta di un intervento che riguarderà le aree di prima accoglienza, pretriage, triage, e la “linea febbre”, lo specifico percorso destinato ai pazienti sospetti Covid-19.
Il pronto soccorso del Cardarelli, come quasi tutti quelli degli ospedali partenopei, versa da anni in una sitauzione di caos e sovraffollamento. Ad ottobre scorso, il pronto soccoso dell'ospedale ha dovuto chiedere aiuto ad altri presidi, vista la quantità di elevati accessi giornalieri, che aveva causato la saturazione della capacità ricettiva. Si era chiesto, infatti, di intervenire sul modello organizzativo adottato, specie in merito all'attesa del ricovero, considerata la causa principale di sovraffollamento.
La riqualificazione degli spazi del pronto soccorso cerca di rispondere a questa necessità.
Il direttore generale del Cardarelli Antonio d’Amore ha affermato: «L’attuale condizione dei locali del pronto soccorso era tale da richiederci di procedere in modo prioritario alla realizzazione di una riqualificazione e riorganizzazione degli spazi. Si tratta di lavori effettuati in urgenza e che rispondono alla necessità di garantire la necessaria dignità a pazienti e operatori. Data la necessità di intervenire senza interrompere le attività, non potremo effettuare interventi che modifichino in modo radicale l’intera struttura del pronto soccorso: ottimizzeremo gli spazi, continuando a garantirne la funzionalità.»
La prima fase di lavori attualmente in corso sarà ultimata in un arco temporale di circa otto settimane.
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