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Nel bilancio del Cardarelli ci sono 1,8 milioni di straordinari (spesi durante l'emergenza Covid) che vanno oltre il tetto di spesa da far rientrare nei limiti consentiti. Anche la distribuzione del personale è sbilanciata: ci sono 170 infermieri in più di quelli previsti dagli standard mentre mancano all'appello 140 operatori socio-sanitari. E come se non bastasse anche gli infermieri coordinatori sono più del doppio di quelli previsti: 90 anziché 41.
A rivelare i numeri e anomalie del Cardarelli è il presidente della Regione Vincenzo De Luca che ieri, su facebook, nei fatti da pieno sostegno all'azione di razionalizzazione che sta mettendo in campo il direttore generale Antonio D'Amore. Il manager è finito nel mirino dei sindacati e duramente contestato dai rappresentanti sia della dirigenza medica sia del comparto per una serie di scelte tra cui quella dei tagli agli straordinari.
«Stiamo cercando di affrontare alcune anomalie che si sono trascinate da anni.
De Luca ha poi riproposto il tema degli interventi previsti nell'ambito del Pnrr e dell'edilizia sanitaria (230 mln da spendere subito per i nuovi ospedali e i fondi per l'efficientamento sismico a Torre del Greco, Nola, Ischia, Pozzuoli, Santobono, Ospedale dei Colli e San Giovanni Bosco per citarne alcuni. Al via, infine, entro due mesi, il servizio degli psicologi di base. «Saremo gli unici in Italia a impegnare centinaia di psicologi in convenzione con la sanità pubblica».
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