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La Procura della Repubblica di Napoli ipotizza il reato di disastro colposo in relazione alla voragine che si è aperta tra le 6,30 e le 6,45 di stamattina nel parcheggio visitatori dell'Ospedale del Mare di Napoli. Al lavoro ci sono i magistrati della VI sezione (Lavoro e Colpe Professionali), coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, e i carabinieri della compagnia di Poggioreale e del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli.
L’inaugurazione del nosocomio è avvenuta soltanto nel 2018, ma i lavori in quell’area poi crollata sarebbero cominciati nel 2007. Al di sotto del parcheggio crollato c’è un piano dei sottoservizi. I vigili del fuoco che hanno operato ritengono che la pioggia abbondante dei giorni scorsi abbia appesantito il terreno e abbia provocato il crollo. Eppure, la struttura sottostante al crollo, era una camera in cemento armato dove, per l’appunto, transitano i condotti per portare i servizi essenziali nell’ospedale e avrebbe dovuto reggere al peso. «Non sappiamo neppure – spiega Giovanni Russo, ingegnere dei vigili del fuoco e dirigente vicario del Comando di Napoli – se al di sotto di dove è avvenuto il crollo c’è una rete fognaria.
Il Mattino